se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

9 aprile 2012 - 17 Nisan 5772
linea
l'Unione informa
ucei 
moked è il portale dell'ebraismo italiano
 
alef/tav
linea
ravbahbout
Scialom Bahbout, rabbino capo
di Napoli


Oggi purtroppo la libertà religiosa è di fatto negata gli ebrei. E’ possibile parlare di libertà quando si è costretti a studiare o a pregare in un “fortino”, protetti dalla polizia e dal personale di sorveglianza della comunità ebraica? Non sono solo i rappresentanti più in vista della Comunità ebraica che vivono sotto scorta:  è una comunità intera che vive sotto scorta, in libertà vigilata. Qualcuno risponderà che in fondo a tutto questo ci si può abituare, anzi ci siamo già abituati. Pur apprezzando la protezione che lo Stato italiano mette a disposizione delle Comunità ebraiche, è lecito chiedersi se sia questa la libertà che uno Stato democratico deve garantire ai propri cittadini, se sia questa la libertà cui aspiravano i nostri padri dopo la Shoah. Lo Stato fa la sua parte, ma chi è assente, è la maggioranza silenziosa, sono i media che distorcono la realtà. “Non essere con la maggioranza per fare del male” (Esodo 23,2): in passato è accaduto che la maggioranza abbia accettato leggi che “democraticamente” hanno soppresso la democrazia e sono serviti come base per discriminazioni nei confronti degli ebrei, dei rom ecc. A chi dorme tranquillo nel proprio letto, va ricordato che, una volta compromessa, questa “democrazia” finisce per colpire anche coloro che oggi si sentono al sicuro.
Anna
Foa,
 storica

   
Anna Foa
Il 4 aprile, il parlamento di uno dei paesi dell'Unione Europea, l'Ungheria, ha assistito ufficialmente alla riesumazione dell'accusa di omicidio rituale. E' toccato a un deputato dell'estrema destra ricordare in un lungo intervento in aula una famosa accusa di omicidio rituale, quella che nel 1882 a Tiszaeszlar, che ha portato quindici ebrei in tribunale per l'omicidio di una giovane contadina. I quindici, difesi da un avvocato cristiano, furono assolti. Grazie alle pressioni internazionali, ha sostenuto il deputato, riproponendo l'accusa come veritiera. Sarebbe più o meno come se nel nostro parlamento un deputato si alzasse a commemorare Simonino da Trento, ucciso dagli ebrei nel 1475, o come se in quello francese si sostenesse la colpevolezza di Dreyfus e l'innocenza del capitano Henri. Per di più, nel bel mezzo della Settimana Santa, l'epoca in cui gli ebrei erano solitamente accusati di omicidio rituale. Lo riporta Le Monde di sabato 7 aprile, il giorno di Pesah, anche se a quanto mi risulta nessun giornale italiano ha finora dato attenzione all'episodio.

banner
davar
Contando l'Omer - "Guai a chi tocca le primizie"
I 50 giorni tra Pesach e Shavuot sono i giorni della conta dell'Omer. E' una norma biblica straordinariamente ricca di significati. In questa rubrica verrà proposta ogni giorno una breve riflessione sull'argomento.

Domenica 8 Aprile, primo giorno dell'Omer
Lunedi 9 Aprile, secondo giorno dell'Omer

La regola della Torah (Lev. 23:15) prescrive che il primo prodotto di cereali sia offerto al Tempio all'indomani del primo giorno di Pesach. Prima di questa data e di questa offerta è proibita qualsiasi operazione di mietitura e di utilizzo del nuovo prodotto agricolo. La regola è strettamente collegata all'insediamento del popolo ebraico nella Terra d'Israele. Il prodotto della terra è un dono per il quale bisogna esprimere gratitudine. La primizia della terra è sacra al Signore. Guai a chi la tocca. Ma anche Israele è primizia, guai a chi la tocca (Ger. 2:3).

rav Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma

Qui Gerusalemme - Mario Monti in visita a Yad Vashem
“Un appuntamento commovente e sconvolgente”. Così il presidente del Consiglio Mario Monti al termine della visita svolta questa mattina al Memoriale dello Yad Vashem di Gerusalemme. Impegnato in questi giorni in una fitta missione diplomatica nella regione mediorientale, il premier italiano ha voluto ribadire in uno dei luoghi della Memoria più sacri per il popolo ebraico l'impegno del nostro paese, come ha poi scritto sul libro degli ospiti, “a tener viva nella società civile la consapevolezza contro ogni insorgere di antisemitismo”. Rivolto quindi alla comunità degli italkim, gli ebrei italiani residenti in Israele incontrati al Tempio italiano di Gerusalemme, Monti ha ricordato come la partecipazione attiva e fruttuosa delle comunità ebraiche alla vita nazionale italiana, sin dai suoi albori, “abbia reso ancora più atroce l'infame scelta di introdurre le leggi razziali, che hanno brutalmente interrotto questa simbiosi condannando migliaia di persone all'esclusione e infine allo sterminio”. Soffermandosi infine sul ruolo fondamentale svolto dagli ebrei italiani, la più antica comunità della Diaspora, nel processo risorgimentale, nell'unificazione del Paese e nella Resistenza al nazifascismo, il premier ha evidenziato come quanti tra loro si sono trovati a lasciare l'Italia durante e dopo il periodo persecutorio, “abbiano portato con sé il bagaglio di valori e tradizioni che per secoli aveva dato forza e identità all'ebraismo italiano e allo stesso tempo abbiano conservato legami di appartentenza e scambio fruttuosi con il paese di origine”.

Pesach 5772 - Il canto di Pesach
La mia vita ha preso un piega talmudica. Un amico, che sa che ho avuto un’educazione religiosa, mi ha convinto a lavorare su una nuova traduzione dell’Haggadah ("The New American Haggadah") – il libro che si usa nelle case ebraiche per raccontare, ogni anno, la storia dell’Esodo, durante la cena rituale che ha luogo le sere di Pesach. Ci ha messo molto a convincermi: sono stato - e per lungo tempo - orgogliosamente e radicalmente laico. Come però succede a tutto il resto della mia famiglia, che è profondamente osservante, una volta che mi prendo un impegno o è una scelta assoluta oppure è un fallimento.
Nathan Englander
 
(The New York Times, aprile 2011, versione italiana di Ada Treves)

Pesach 5772 - Un Seder per onorare la libertà di tutti
“In ogni generazione, ciascuno ha il dovere di considerare di essere uscito dall’Egitto egli stesso” si legge nell’Haggadah di Pesach, al termine del Magghid, il momento del Seder specificamente dedicato alla narrazione dell’uscita dall’Egitto. Un’esortazione all’immedesimazione con coloro che migliaia di anni fa scamparono alla schiavitù e all’annientamento, immedesimazione che lungo i secoli è stata tristemente facilitata dal rinnovarsi delle persecuzioni nei confronti del popolo ebraico.
Ma quando il sole è tramontato venerdì sera, qualcuno in Israele non ha avuto bisogno di un grande sforzo per identificarsi con chi per miracolo sfuggì all’oppressione della terra solcata dal fiume Nilo: i partecipanti a un Seder davvero speciale, centinaia di lavoratori immigrati dall’Africa tra mille pericoli, i quali per una sera hanno abbandonato i loro mestieri, spesso i più umili, lavapiatti, spazzini, collaboratori domestici, per sedersi a tavola e farsi servire, come dei principi.

Rossella Tercatin twitter @rtercatinmoked
pilpul
In cornice - Margherita Sarfatti, amica scomoda dei Futuristi
daniele liberanomeRicorreva ieri l'anniversario della nascita di Margherita Sarfatti (1880-1961), l'ebrea italiana divenuta amante di Mussolini dopo essere rimasta vedova. Era molto legata al mondo dell'arte: conobbe il futuro Duce perché scriveva di questi argomenti sull'”Avanti” e contribuì non poco allo sviluppo del Futurismo ospitando Marinetti e gli altri nel suo salotto. Era quindi l'unico parallelo italiano delle ricchi berlinesi ottocentesche, che inventarono il concetto di salotto intellettuale borghese in Germania e così animarono la vita intellettuale della loro città. L'abbiamo quasi completamente dimenticata. La Sarfatti è un personaggio scomodo, che viveva defilato dalla vita comunitaria anche nel Dopoguerra. Eppure varrebbe la pena di studiarne la storia in ottica ebraica: potrebbe farci capire qualcosa in più sulle radici della grande assimilazione prima della Shoah, sul rapporto di una buona parte delle nostre comunità con il fascismo, e su cosa sia successo nel Dopoguerra a tanti ebrei fascisti assimilati della prima ora.

Daniele Liberanome, critico d'arte

Tea for Two - Amore di libro 
rachel silveraNon so bene quando possa essere iniziata, ma ho la netta sensazione che sia una storia seria. Abbiamo una relazione complicata, fatta di illusioni, di promesse non mantenute, di candele che si spengono al primo colpo di vento. Poi, però, ci sono i momenti delle famigerate farfalle nel vituperato stomaco, delle giornate passate a riflettere insieme. Per me sono come le monete di Zio Paperone, i libri intendo. Ognuno è legato a un preciso momento della mia vita, ognuno è gelosamente custodito nel Deposito. 
Rachel Silvera, studentessa

notizie flash   rassegna stampa
Cooperazione Italia- Israele,
presto la fornitura di trenta aerei
  Leggi la rassegna

“L'intenzione del nostro governo è quella di finalizzare al più presto i dettagli dell'accordo”. A confermarlo, nel corso dell'incontro ufficiale col suo omologo israeliano Benjamin Netanyahu, il premier italiano Mario Monti che, a proposito del contratto Alenia-Aermacchi che prevede a breve la fornitura a Israele di 30 velivoli M346 da addestramento, ha affermato che tale cooperazione consentirà “un salto di qualità nei rapporti già eccellenti tra i due Paesi”.
 

Oggi i giornali quotidiani non sono in edicola, ma lo erano regolarmente ieri, domenica 8 aprile.

La coincidenza, e la quasi sovrapposizione, delle festività ebraiche (al riguardo la nota AlefBet di Daria Gorodinsky su il Corriere della Sera) e cristiane (Gianfranco Ravasi per l’Osservatore Romano come Enzo Bianchi sulla Stampa) sembrano corrispondere ad un periodo di relativa tregua sul fronte delle notizie più o meno spicciole.

Claudio Vercelli




























L'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio “cancella” o “modifica”. © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.