20.11.2011 – Relazione dell’ attività dell’AMEItalia nel 2010-2011, Dr Giorgio Mortara

Cari amici e colleghi ,
questo primo anno del mandato del consiglio eletto lo scorso novembre a Firenze è stato intenso e ricco di avvenimenti.
Il più importante è stata la rifondazione della sezione romana dell’AME . Erano anni che come consiglio auspicavamo una rinnovata e continuativa attività a Roma nella più popolosa comunità ebraica italiana . Sono sicuro che la partecipazione e l’iniezione di nuova linfa ed idee rivitalizzerà la nostra associazione che d’altra parte è sempre stata aperta al contributo dei colleghi romani essendo stati eletti ben 3 consiglieri di Roma. Già in questi primi 6 mesi hanno intrapreso attività importanti e di successo delle quali sentiremo più in dettaglio nel proseguo della giornata.
La partecipazione di molti iscritti AME all’ultimo congresso dell’Unione delle comunità Ebraiche italiane ha favorito la sensibilizzazione alle problematiche socio assistenziale dell’assemblea che ha portato alla votazione e approvazione di alcune mozioni indirizzate alla creazione di un assessorato ai servizi sociali per venire incontro alle crescenti necessita degli ebrei italiani.

Il 5 Aprile abbiamo organizzato in collaborazione con l’Università di Milano , la fondazione Humanitas alla sala del rettorato della statale la conferenza From genes to peace: the cystic fibrosis program between Jerusalem and Gaza tenuta dal dott. Eiten Kerem
del Department of Pediatrics and Cystic Fibrosis Center Hadassah University Hospital, Mount Scopus, Jerusalem nella quale sono state esposte le ricerche effettuata sulla fibrosi cistica ma soprattutto il programma di aiuti alla popolazione palestinese che presenta un’alta incidenza di questa malattia. In serata è seguito un incontro con la comunità di Milano per permettere, a coloro che non erano presenti al mattino, di conoscere l’importante progetto di collaborazione a dimostrazione di come la medicina possa essere realmente un ponte per la pace.

Il 12 maggio, presso la sede dell’ Assolombarda e in collaborazione con ISTUD, Assolombarda sanità e servizi e il CERGAS della Università Bocconi, l’AME ha organizzato un importante seminario su “L’identità professionale tra spesa e qualità della cura” che ha visto la partecipazione di esponenti delle varie organizzazioni e dell’ordine dei medici. La giornata si è conclusa con una tavola rotonda cui hanno partecipato esperti ed esponenti dell’ordine dei medici e dei sindacati di categoria e delle ASL. Tale convegno ha avuto un notevole successo di pubblico ed una eco anche sulla stampa nazionale.

Il 15 maggio si è tenuto a Venezia presso la comunità un convegno organizzato il collaborazione col DEC dal titolo etica medica oggi: uno sguardo ebraico. Nella mattina si è parlato del dolore in una tavola rotonda con la partecipazione come vedete nella locandina di Amos Luzzatto, rav A. Locci ed un esponente islamico ed uno cattolico ed Enrico Levis e David Sacerdoti per la parte medica; nel pomeriggio invece si è discusso di trapianti di organi ed halakhà con Cesare Efrati e Gianfranco Di Segni cui è seguita la presentazione del testo di etica medica pubblicato dalla nostra associazione.

Nell’ambito della settimana Israele a Milano dal titolo UNEXPECTED ISRAEL che ha avuto lo scopo di far conoscere le attività di Israele in campo economico, sociale e culturale si è tenuto First Italian- Israeli business forum alla cui realizzazione cui ha collaborato l’AME per quanto attiene al settore sanitario; durante tale manifestazione che si è tenuta al palazzo della Borsa è stato siglato Il progetto di collaborazione internazionale tra Regione Lombardia ed Israele ed in particolare quello tra Villa Santa Maria e l’Università Ebraica di Gerusalemme Hadassah Medical School per la cura ed assistenza dei bimbi autistici. Già da diversi anni vi è una collaborazione tra Tzad Kadima e villa Santa Maria per l’ assistenza ai malati cerebro lesi. Questa esperienza verrà illustrata alla cittadinanza in un incontro che si terrà il 21/11 con la partecipazione del comune di Milano ed il BB in occasione di un viaggio che Marina Norsi farà in Italia dove terrà delle lezioni a Como e a Torino presso l’ospedale universitario Molinette.

Il 18 settembre, presso il Museo del Risorgimento si è svolto il convegno su “Medici ebrei nell’Italia unita” in collaborazione con CDEC ed il COMUNE DI MILANO. Nella prima parte è stato affrontato il problema della sofferenza con rav laras e il prof. Cosmacini ha svolto una relazione “Il medico nazista e il medico ebreo. Una antinomia storica ed etica”. Nel pomeriggio è stato sviluppato il quadro storico nel quale sono state incastonate alcune importanti figure di medici. Alla fine si è svolta una tavola rotonda in cui si sono discusse le prospettive dei prossimi 150 anni.

Il 6/7 Novembre l’AME ha partecipato all’European Congress of IMA-WF in occasione del centenario dell’IMA con 2 relazioni Jewish Phisicians in Europe along centuries e Italy-israel a healthy bridge for a peaceful mediterranean e al successivo incontro al parlamento europeo in cui è stata esposta l’attività di Israele nel mondo in campo dell’assistenza sanitaria.

Lo scopo di questa relazione non è solo di fare un elenco di attività svolte dalla nostra associazione a livello nazionale che si integrano con quelle svolte dalle sezioni locali di cui sentiremo parlare tra breve, ma di discutere assieme le finalità della nostra associazione e le modalità con cui realizzarle e il ruolo che deve avere un associazione medica ebraica nell’ambito della nostra società che sta rapidamente cambiando diventando multietnica e con una crescente influenza delle religioni nel tessuto sociale. Questo problema non è solo italiano ma interessa tutta Europa come abbiamo avuto occasione di sentire a Bruxelles.

Ritengo che le finalità illustrate nell’articolo 2 del nostro statuto siano tuttora valide
– promuovere incontri culturali e scientifici tra gli iscritti e tra tutti coloro che hanno interessi comuni nell’approfondimento della tradizione, della cultura e dell’etica ebraica in campo sanitario;
– agevolare i rapporti con le Associazioni e le Istituzioni sanitarie in Israele, in Italia, in Europa e nel resto del mondo attraverso la partecipazione e l’organizzazione di convegni medici e di scambi culturali con particolare riguardo alla ricerca, alla bio-etica e alla medicina sociale;
– contribuire alla diffusione della cultura etica medica ebraica nella società italiana;
– dare sviluppo coordinato ad una “medicina di comunità” secondo le direttive dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, in particolare modo per quanto concerne il settore della medicina preventiva e dell’educazione alla salute concorrendo al mantenimento del benessere psico-fisico degli appartenenti alle Comunità ebraiche;
– favorire l’istituzione di sezioni territoriali e commissioni per problematiche specifiche

Il programma che il consiglio si propone di proseguire e che apre alla discussione dell’assemblea si sviluppa secondo queste direttrici
– Continuare l’impegno sociale all’interno delle comunità,
– Essere punto di incontro tra medici ebrei
– Favorire i rapporti tra Italia e Israele in campo sanitario
– Diffondere l’etica medica ebraica come possibile modello per la società in cui viviamo (dinà le malchut dinà)
– Educare al contrasto del pregiudizio e al rispetto della diversità
Questi nostri obiettivi devono essere inseriti nella vision che l’ebraismo italiano deve avere per i prossimi 20 anni e alla cui definizione dobbiamo partecipare (nuova ghettizzazione o Tichun olam).

Adesso Maria Silvera (Milano) ci relazionerà sui rapporti con l’IMA:
Inizio a descrivere la storia della costruzione di rapporti internazionali, dato che non conosco molte persone presenti in sala.
Diversi anni fa, prima della nascita di AME Italia, Alberto Tedeschi, collega di AME Nord, e io partecipando a riunioni internazionali di rappresentanti di associazioni mediche ebraiche, organizzate in città europee dai colleghi israeliani dell’ IMA WF iniziammo a costruire una rete di rapporti che sono proseguiti negli anni. Col tempo A. Tedeschi smise di partecipare mentre io continuai a presenziare e a testimoniare i cambiamenti avvenuti.
Una volta create le basi, vennero organizzati alcuni convegni, in Israele, e si affrontarono tematiche comuni che era utile affrontare insieme, quali la milà e la shechità, che in alcune nazioni europee sono, oggi, messe in discussione o proibite. Diverse sono state, infatti, le situazioni in cui è stata proficua l’ esistenza di una rete associativa di questo genere e la circolazione di informazioni e conoscenze.
Qualche anno fa, fu costituito uno statuto dell’IMA WF che fu molto criticato soprattutto da G. Mortara e dalla sottoscritta e che sembra che presto sarà revisionato. Attualmente la IMA WF ( Israel medical association World Fellowship) è un’associazione molto variegata al suo interno; il chairman è un medico israeliano, ogni associazione medica dei vari stati europei (detta chapter) dovrebbe versare una parte delle quote versate dai propri soci e AME Italia insieme ad altre associazioni analoghe europee è, al momento, rappresentata da un collega belga. Ricordo che l’ IMA comprende la maggior parte dei medici in Israele e ha funzioni anche di tipo sindacale.
A Tel Aviv viene pubblicata una newsletter in cui tutte le associazioni possono partecipare con articoli e foto e dove ho costantemente scritto tenendo viva la presenza di AME Italia. Invito quindi chi lo desiderasse a farmi avere materiale, preferibilmente già in inglese. La pubblicazione ha luogo circa 3 volte all’ anno; io mi premerò di informarvi della scadenza appena ne ricevo notizia, spesso, purtroppo, con pochissimo anticipo.
In occasione del centenario dell’ IMA, il 6 e 7 Novembre si è tenuto un convegno, a Bruxelles, cui hanno contribuito vari membri della WF ( anche noi italiani, in seguito alle proposte fatte dalla sottoscritta, in una riunione preliminare ad hoc) e una seduta speciale al Parlamento europeo dove sono stati presentati diversi interventi riguardanti la collaborazione dei medici israeliani in varie realtà internazionali. Entrambe le giornate hanno destato un vivo interesse.
Era stato programmato per aprile 2012 un congresso internazionale in Israele, ma è stato rimandato a causa degli scioperi attualmente messi in atto dagli stageurs israeliani che hanno paralizzato anche la vita sanitaria del Paese. La speranza è che si possa organizzare il congresso verso la fine del 2012.

Adesso Rosanna Supino presenterà il bilancio del 2011 per l’approvazione:
Non avendo a disposizione un proiettore non posso mostrarvi il bilancio al completo, ma vi posso dire che AME quest’anno ha avuto una quarantina di iscrizioni più quelle dei “romani” che non sono ancora conteggiate. Ha un attivo di circa 17000 euro che derivano da 14000 euro con cui abbiamo chiuso il bilancio del 2010 più 5000 euro avuti dall’UCEI come contributo per la pubblicazione del libro di Cesare Efrati sulla etica medica ebraica, qualcosa incassato dalle vendite del testo stesso e molto poco dalle iscrizioni all’AME. Purtroppo quest’anno la Teva che qualche anno fa ci aveva dato un contributo di 5000 euro, che l’anno scorso era diventato di soli 2000 euro, quest’anno non ha potuto darci nulla. Speriamo per il 2012 di ottenere qualcosa, ma ricordo a tutti che le attività dell’AME hanno un costo, anche se cerchiamo di essere sempre dei buoni economi. Ma, se vogliamo pagare dei viaggi ai relatori e magari anche una notte di albergo a qualcuno che viene da fuori sede, i costi crescono. Quindi chiedo a tutti di cercare aziende o enti che possano finanziarci e di aumentare il numero dei soci AME.
Vorrei anche ricordare che AME ha vari motivi per esistere. Vi porto solo alcuni esempi:
– Siamo stati invitati da Modavi Onlus (Movimento delle Associazioni di Volontariato Italiano) alla manifestazione denominata VIRTUTES AGENDAE (quest’anno alla sua terza edizione) interamente dedicata al Mediterraneo a cui hanno partecipato parlamentari e giornalisti vari.
– Siamo stati invitati al progetto e alla sua presentazione avvenuta a Torino organizzata dal Centro Peres per la Pace Torino che propone “ Salvare i bambini. La medicina al servizio della pace” grazie alla collaborazione tra medici palestinesi e israeliani ed è finanziato anche con l’otto per mille alle Chiese Valdesi e Metodiste.
L’ UAAR (Unione Atei Agnostici Razionalisti) ci ha invitato ad un incontro interreligioso cui parteciperanno cattolici, musulmani, atei, su temi quali accanimento terapeutico, eutanasia, termine della vita, e qui ha partecipato il Dr. G. Mortara.
– Una paziente di SLA ci ha chiesto di aiutarla a trovare un alloggio in Israele dove si recherà per delle lunghe cure.
– Un signore ci ha chiesto il nome di uno psichiatra ebreo, perche sostiene che l’essere circonciso può cambiare la relazione medico-paziente.
– Partecipiamo e diffondiamo informazioni sull’University Day cioè la giornata di presentazione delle università israeliane agli studenti italiani che vorrebbero frequentarle.
– Un signore ci ha scritto chiedendoci informazioni sulla composizione di creme per sapere se utilizzarle nel periodo di Pessach.

Insomma vorrei farvi presente che l’AME ha un suo ruolo ed incomincia ad avere una visibilità sul territorio italiano.
NON FACCIAMOLA MORIRE!!!!