sentimento e ragione…
“…Aharon porterà sul suo cuore, davanti al Signore, il giudizio dei figli d’Israele, sempre. ” (Shemot 28, 30). La Torà ci dice che il pettorale con le dodici pietre, che rappresentavano le dodici tribù d’Israele, doveva essere posto in corrispondenza del cuore di Aharon Ha-Kohen. Tuttavia, il Rambam spiega che il pettorale non era proprio sopra il cuore, come comunemente ritenuto, ma in una posizione intermedia. Con questa affermazione sembra che il Maimonide intendesse che il “Sommo Sacerdote”, la cui occupazione e responsabilità era “l’Avodat HaShem” (il sevizio divino), dovesse tenere sempre in giusta considerazione il problema del conflitto tra sentimento e ragione. Il Sommo Sacerdote doveva radicare la propria condotta sulla via della ragione piuttosto che su quella del sentimento, capacità che, tuttavia, fu da Aharon ampiamente dimostrata. Infatti, quando Moshè fu nominato guida del popolo d’Israele, Aharon ha saputo accettare, con comprensione e gioia, la nomina del fratello più giovane, dimostrando di saper far prevalere la “ragione” della volontà divina rispetto al “sentimento” umano (invidia per la nomina del fratello o delusione per la sua non elezione). Per questo acquistò per sempre per se e per i suoi discendenti, a differenza di Moshè, la corona del Sacerdozio.
Adolfo Locci, rabbino capo di Padova