Media – Giovani giornalisti del Portale e di Pagine Ebraiche fra i protagonisti nel mondo dell’informazione

Piace alle grandi agenzie di stampa, interessa e viene ripreso, da Tel Aviv, a New York, da Londra a Milano, dai media ebraici e non ebraici più prestigiosi. Il lavoro dei giovani giornalisti della redazione del Portale dell’ebraismo italiano e di Pagine Ebraiche assume un rilievo sempre maggiore nel mondo dei grandi media e viene citato e ripreso sempre più frequentemente da testate prestigiose come Haaretz, Forward, Jewish Chronicle, ma anche dalla Gazzetta dello Sport.
In estate, nuove polemiche riguardanti l’operato di Pio XII durante la Seconda guerra mondiale vengono suscitate dalla decisione del museo di Yad Vashem di cambiare il testo sul pannello dedicato al pontefice. A dare conto del dibattito, animato dallo scambio di corrispondenza tra il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni e gli studiosi di Yad Vashem Dan Michman e Bella Gutterman, rispettivamente capo e direttore dell’International Institute for Holocaust Research, dibattito che vede l’intervento di molti esponenti di primo piano dell’ebraismo italiano, sono il notiziario quotidiano l’Unione Informa e il giornale Pagine Ebraiche. La vicenda è ripresa dal giornale ebraico londinese The Jewish Chronicle con un articolo di Rossella Tercatin.
Al termine dell’estate, il mondo ebraico italiano è in fermento per preparare l’appuntamento della Giornata europea della cultura ebraica. Coinvolte non soltanto le Comunità, ma anche decine di località in Italia che raccontano con orgoglio come la cultura ebraica sia parte della loro storia passata e presente. Tra queste spicca Finale Emilia, epicentro del devastante terremoto della scorsa primavera, in seguito al quale il mondo ebraico italiano si è mobilitato per portare la propria solidarietà, attraverso una sottoscrizione lanciata dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane per ricostruire la scuola dedicata alla maestra ebrea Elvira Castelfranchi. La storia viene riportata dal newyorkese The Jewish Forward.
È sempre il Jewish Forward, con la sua popolare e ricca sezione Food, a raccontare la storia del parmigiano e del grana padano kasher, spiegando al pubblico americano i segreti dei formaggi italiani più popolari del mondo.
“Roma-Tel Aviv sarà low cost” annuncia in un’intervista a Rossella su Pagine Ebraiche di ottobre in distribuzione in questi giorni il timoniere di Ryanair Michael Cawley. Una notizia che non passa inosservata in Israele e viene ripresa con evidenza dal quotidiano Yediot Ahronot che riporta le promesse della low cost irlandese di portare nello Stato ebraico 2,5 milioni di passeggeri a partire dalla prossima primavera.
Quale località avrà l’onore di aprire il Tour De France 2013? Adam Smulevich racconta la possibile candidatura di Firenze, forte del centenario dalla nascita del leggendario Gino Bartali. Eroe sulle due ruote e nella vita, grazie al suo impegno durante la seconda guerra mondiale quando, a suo rischio e pericolo aiutò a mettere in fuga centinaia di perseguitati politici e religiosi. Da qui il coinvolgimento dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, del Conseil Représentatif des institutions juives de France e della Comunità di Firenze, che hanno fatto pervenire il proprio sostegno all’iniziativa. Una notizia che non poteva lasciare indifferente il giornale che più di ogni altro ha scritto nelle sue pagine in rosa la storia del ciclismo in Italia. “Nel nome di Bartali anche gli ebrei chiedono il Tour a Firenze nel 2014” titola il pezzo sulla Gazzetta dello Sport. Un articolo a tutta pagina appare anche nell’inserto fiorentino del Corriere della Sera.
“Sono affermazioni incoraggianti – commenta il giornalista Guido Vitale, coordinatore dei dipartimenti Informazione e Cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e direttore della redazione – che dimostrano come gli ebrei italiani siano in grado di proporre informazione professionale, efficace e autorevole. Ma soprattutto – aggiunge – sono il risultato di un impegno che ha consentito a molti giovani ebrei italiani di condurre il praticantato giornalistico in redazione, di affermarsi come giornalisti professionisti e di entrare nel mondo dell’informazione a pieno titolo e a testa alta, portando nella loro esperienza professionale i valori e le radici bimillenarie degli ebrei italiani”.