Letteratura in festa con il Premio Adei

Neanche l’acqua alta ha fermato la cerimonia del XII Premio letterario Adelina Della Pergola organizzato dall’Associazione donne ebree d’Italia, sezione della Women International Zionist Organization. In una Venezia inondata della luce rosea del tramonto dopo tanto brutto tempo, le numerose socie delle sezioni Adei di tutte le Comunità d’Italia si sono mosse dall’antico quartiere ebraico verso il prestigioso Palazzo Pisani, sede del Conservatorio Benedetto Marcello, che ha ospitato la premiazione. Nella Sala concerti il pubblico ha avuto modo di ascoltare le parole dei tre autori premiati, intervistati ciascuno da un esponente del mondo della cultura italiana.
A moderare l’incontro la giornalista Francesca Vigori, che ha introdotto innanzitutto gli interventi dei “padroni di casa”: la copresidente dell’Adei Venezia Manuela Fano, la presidente dell’Associazione Amici del Conservatorio Sonia Guetta Finzi, l’assessore alla Cultura del Comune Tiziana Agostini, la presidente dell’Adei nazionale Ester Silvana Israel.
Apprezzata la scelta di portare a Venezia quello che è ormai diventato un appuntamento importante nel panorama culturale ebraico italiano, iniziativa che ha ricevuto già nel 2011 l’adesione della Presidenza della Repubblica, e che quest’anno è stato patrocinato, oltre che dalle istituzioni locali e dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, anche dal Consolato austriaco (presente in sala il console Sigrid Berka). Proprio l’intervento del console ha dato il via alla conversazione tra il vincitore del Premio, lo scrittore ebreo viennese Vladimir Verlib, autore di Stazioni intermedie (Giuntina, 2011), e lo storico Simon Levis Sullam. “Vienna è stata per molto tempo la porta degli ebrei sovietici verso una nuova vita, solitamente in Israele o negli Stati Uniti. Nella storia di Vertlib ho ritrovato i destini di tante persone che ho realmente conosciuto nel mio lavoro. Anche per la sua famiglia Vienna doveva rappresentare solamente una ‘stazione intermedia’, e poi così non è stato”.
“Questo romanzo vuole senz’altro essere un libro sull’esperienza della Diaspora, ma anche un tentativo di dare alla mia storia un significato più amplio” ha spiegato Vertlib sollecitato da Sullam ad approfondire il rapporto tra esperienza autobiografia e finzione in Stazioni intermedie.
A dialogare con Mitchell Kaplan, vincitore del Premio ragazzi con Per terra e per mare (Neri Pozza, 2011), è stato invece Victor Magiar, consigliere UCEI con delega alla Cultura. “William Styron, autore di La scelta di Sophie, che io considero il mio primo mentore, mi ha insegnato che il primo segreto di uno scrittore è quello di far credere al suo pubblico che ciò che sta leggendo è vero. Per questa ragione ho scelto di scrivere romanzi storici, perché io per primo ci posso credere” ha sottolineato Kaplan, fornendo la ragione per cui il suo romanzo è radicato nella storia, con una ricostruzione così accurata degli avvenimenti della seconda Inquisizione e un notevole apparato di note, come messo in rilievo da Magiar.
A chiudere la cerimonia, il confronto su Generazioni 1882-1907 (Phasar, 2011), che ha ottenuto la menzione speciale per la migliore opera prima. L’autore Gabriele Rubini ha risposto alle domande del giornalista Roberto Riccardi, raccontando l’intreccio delle vicende dei protagonisti del libro, che si snodano tra vari decenni e numerosi paesi d’Europa. Già in lavorazione il secondo volume. E già partito anche il lavoro della giuria qualificata, presieduta da Maria Modena, per selezionare tra tutti i libri di argomento ebraico usciti negli ultimi mesi, la terna finalista dell’anno prossimo, che verrà poi sottoposta alla giuria popolare per individuare il vincitore. L’appuntamento con il Premio Adelina Della Pergola è dunque per il 2013.

Rossella Tercatin twitter @rtercatinmoked