Clemente Mimun, Pippo Baudo e la maestra

Grande partecipazione al Pitigliani per la presentazione del libro del direttore del tg5 Clemente Mimun, Ho visto cose. Questo è il secondo incontro, nato dalla collaborazione di Delet e Assessorato ai giovani con il Centro di Cultura Ebraica e Ugei, che verte intorno ad alcuni personaggi di spicco del giornalismo italiano. Dopo Paolo Mieli e Mimun seguirà a breve Claudio Pagliara. A moderare Fabio Peugia, sostenuto dai giovani della Comunità. La serata è stata un amarcord in ricordo dei bei (e meno belli) tempi andati, con alcune chicche irrinunciabili su personaggi della storia italiana. A ravvivare i toni, la presenza di Pippo Baudo. “Averla come ospite è più o meno come avere Cavour, Mazzini…”, scherza Perugia. “Sì, ma io sono ancora vivo”, tende a sottolineare il pimpante Baudo. Emozionante l’incontro tra Mimun e la sua morah delle elementari Emma Alatri. “Clemente era uno spirito libero, vivace, con le idee chiare e sopratutto testardo” lo descrive commossa. “Lei è stata davvero una maestra come non ce ne sono più – risponde lui- ricordo ancora che al mio bar mitzvah, non avendo le possibilità di comprare un abito adatto, è andata lei stessa a cercarmelo. Se non ci fosse stata quando sono arrivato in classe, sperduto e francofono, non ce l’avrei mai fatta.” Tra il Pippo nazionale, il presidente della Comunità ebraica Riccardo Pacifici e la maestra più amata di sempre, la serata dedicata a Mimun è stata un’amalgama riuscita di scoop e confidenze tra amici. Tanto che la solitudine da numero uno, da lui raccontata nel libro, si è fatta sentire un po’ di meno.

Rachel Silvera

(23 gennaio 2013)