Qui Roma – Israele e noi

Sono in molti oggi tra gli ebrei italiani che decidono di trasferirsi in Israele. Per quale motivo? Cosa è cambiato rispetto al passato? E cosa trova oggi un ebreo italiano in questa Terra tanto sognata?
Interrogarsi su quello che Israele rappresenta per noi oggi, ebrei italiani, è una tappa obbligata, se pensiamo al sionismo come valore vivo, sia che esso costituisca un sogno compiuto che si rinnova, sia che esso nasconda altri sogni più attuali ancora poco espliciti.
E si tratta di una riflessione complessa, legata a doppio filo alla nostra realtà ebraica italiana e a una società israeliana che non è quella degli anni ’40, ’60 o ’70 ma è in continua evoluzione.
A parlarne saranno oggi alle ore 19, presso il Centro Bibliografico dell’Ucei, Claudia De Benedetti, presidente dell’Agenzia ebraica (Sochnùt) Italia, Vito Anav, presidente dell’Irgun Olei Italia e Ariela Piattelli, giornalista e responsabile del Golda International Events, insieme ai movimenti giovanili Hashomer Hatzair e Benè Akiva e al Dipartimento educativo Giovani della Comunità ebraica di Roma. A moderare è Alan Naccache, coordinatore del Dipartimento Educazione e Cultura dell’Ucei. Alcune interviste ad ebrei italiani in Israele di diversa generazione accompagneranno gli interventi.
L’incontro fa parte del ciclo “Quale Identità ebraica – Generazioni a confronto” a cura di Sira Fatucci e Ilana Bahbout.