Moked 5773 – L’ambasciatore Gilon racconta il Medio Oriente

Una situazione in rapida e complessa evoluzione. Così l’ambasciatore d’Israele a Roma Naor Gilon, in visita al Moked di Milano Marittima, ha spiegato al folto pubblico la sua visione sul Medio Oriente di oggi, le sfide e i problemi ma anche le nuove opportunità. “Non di primavere arabe, ma di inverni siberiani, parlerei per descrivere ciò cui abbiamo assistito in questi ultimi anni nei paesi della regione, dove abbiamo visto le istanze di democrazia spazzate via da regimi islamisti che non possono non preoccuparci”, ha spiegato Gilon.
Introdotto dal presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, l’ambasciatore ha messo in luce le sfide che lo Stato ebraico è chiamato oggi ad affrontare, dall’instabilità sempre maggiore che caratterizza gli Stati confinanti al percorso di riconciliazione con la Turchia, e poi ancora ai rapporti con gli Stati Uniti e con il presidente Barack Obama. Tornando sul riconoscimento dell’Autorità nazionale palestinese come Stato osservatore da parte dell’Onu, Gilon ha spiegato il perché della delusione a proposito del comportamento dell’Italia, che dopo aver richiesto e non aver ricevuto garanzie da parte della leadership palestinese a proposito della disponibilità al negoziato con Israele ha deciso comunque di votare a favore (a differenza della Gran Bretagna). La situazione economica e i risvolti dello sfruttamento dei giacimenti di gas scoperti a largo delle coste israeliane sono stati pure approfonditi dall’ambasciatore, che ha in conclusione anche parlato del tema degli insediamenti “Mai gli insediamenti sono stati e saranno ostacolo alla pace, come ci insegnano le esperienze passate di interi territori evacuati”.

(28 aprile 2013)