Qui Roma – Conversazioni con il boia

A 70 anni dall’insurrezione del Ghetto di Varsavia nuovo omaggio artistico con il reading Conversazioni con il boia al Teatro Vascello di Roma. Liberamente ispirata all’omonimo romanzo del patriota polacco Kasimierz Moczarski, la performance – portata in scena da Statale9teatro (Saverio Bari, Barbara Nocoli, Olek Mincer e Filippo Plancher) – è stata promossa dalla Fondazione Museo della Shoah in collaborazione con Comunità ebraica, Centro Il Pitigliani e Istituto Polacco. Sul palco alcuni spaccati relativi ai 255 giorni trascorsi da Moczarski in cella assieme a Gustav Schielke, ufficiale nazista della buoncostume, e al responsabile dell’uccisione di oltre 70mila ebrei polacchi – l’SS Jurgen Stropp. Dialoghi di straordinaria drammaticità che da diverse prospettive affrontano il tema della Shoah e delle varie forze che si opposero al piano di sterminio nazista.
In apertura di serata i saluti istituzionali del presidente della Fondazione Leone Paserman e del presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna. Nell’introdurre lo spettacolo, insieme al regista Franco Brambilla, lo storico Marcello Pezzetti si è soffermato sull’azione ebraica di resistenza al Male, argomento che per il 2013 è stato filo conduttore delle iniziative per la Memoria organizzate da UCEI e presidenza del Consiglio dei ministri. Da Pezzetti l’invito a non cadere nella trappola dei luoghi comuni: “Gli ebrei furono senz’altro vittime ma non vittime passive. Nella sola Polonia – ha infatti spiegato – vi furono tre insurrezioni e quattro tentativi di rivolta armata non andati a buon fine”.

(6 maggio 2013)