Il ministro Idem ai leader ebraici: “Voi, un modello di Comunità”

Giovani, pari opportunità, idee e proposte per combattere in modo radicale l’odio e il razzismo nello sport. Argomenti al centro dell’incontro svoltosi questa mattina in Comunità tra il ministro Josefa Idem e i vertici dell’ebraismo italiano e romano. Un’opportunità preziosa, nel solco di quanto avvenuto in occasione della recente visita del ministro Kyenge, per confrontarsi direttamente con i nuovi rappresentanti della vita istituzionale e, al loro fianco, sviluppare proposte e sfide nel segno della convergenza di ideali. Piena disponibilità, da parte dei leader ebraici, a collaborare per iniziative che promuovano i valori dello sport e dell’integrazione. E ancora, proposte di cooperazione – raccolte con favore dall’interlocutrice – per quanto concerne la lotta a fenomeni sempre più alla ribalta mediatica come cyberbullismo, misoginia e violenza sulle donne. Prendendo spunto da una considerazione svolta dal presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, il ministro ha tracciato un interessante parallelismo sui percorsi di consapevolezza storica realizzati da Germania e Italia, paesi che sono baricentro della sua identità plurale – Germania, dove è nata e cresciuta; Italia, che l’ha accolta in età più matura – non mancando di sottolineare quanto il lavoro da fare, almeno da queste parti, sia ancora molto. Per combattere chi semina odio, ha sottolineato il presidente della Comunità ebraica Riccardo Pacifici, servono risposte concrete sul fronte della repressione “ma anche un significativo lavoro culturale” che impedisca il proliferare di episodi di questo genere. Relativamente al razzismo negli stadi Pacifici ha chiesto di intervenire sulla normativa che regolare gli striscioni, ritenuta inefficace. Numerosi gli interventi che hanno caratterizzato l’incontro: a prendere la parola anche l’assessore ai rapporti istituzionali della Comunità ebraica di Roma Ruben Della Rocca, l’assessore alle attività giovanili Giordana Moscati, l’assessore allo sport Eugenio Calò, il presidente della Consulta Elvira Di Cave, il presidente dell’Adei Wizo romana Sara Procaccia. Tra gli ospiti anche il vicepresidente UCEI Roberto Jarach, i due vicepresidenti di Roma Scialom Tesciuba e Giacomo Moscati e il presidente dell’Unione Giovani Ebrei d’Italia Alessandra Ortona. “Il mondo ebraico, con il suo senso di unità e coesione, con la sua capacità di fare comunità nel senso più autentico del termine – ha affermato il ministro prima di lasciare Portico d’Ottavia – è un modello dal quale trarre ispirazione. Anche per uscire dalla crisi, non soltanto economica, che stiamo attraversando”.

(19 giugno 2013)