Roma – Il coraggio delle Fiamme Gialle
“È un onore essere qua oggi a sostenere quest’importante iniziativa. Un’iniziativa che copre un arco temporale rilevante per storia italiana e che merita di essere conosciuta dal grande pubblico anche per le significative pagine di eroismo che vi sono raccolte”. Lo ha affermato il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna intervenendo alla cerimonia di presentazione del calendario storico della Guardia di Finanza per l’anno 2014. Focalizzato sulle vicende che portarono le Fiamme Gialle a impegnarsi per la liberazione del paese dal giogo nazifascista e al contributo che alcuni finanzieri profusero nel mettere in salvo perseguitati ebrei dalle grinfie degli aguzzzini, il calendario arriva a conclusione di una serie di avvenimenti volti a gettare nuova luce su quel determinato momento storico e su alcuni suoi aspetti meno noti.
Questo il filo conduttore della serata, svoltasi nella grande sala conferenze del comando di piazza Armellini e condotta dalla giornalista Paola Saluzzi. Sul palco, oltre a Gattegna, sedevano tra gli altri il comandante generale della Guardia di Finanza Saverio Capolupo e il ministro dell’Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni.
“Nelle pagine del calendario – ha sottolineato Capolupo – risalta l’apporto decisivo della Guardia di Finanza attraverso un’emozionante narrazione dei più significativi atti eroici avvenuti durante gli scontri per la liberazione delle principali città dell’Italia settentrionale nonché delle azioni umanitarie compiute a favore dei perseguitati dei regimi dittatoriali”. Una vicenda evidenziata dallo stesso ministro Saccomanni che, nell’introduzione del calendario, nel ricordare i molti finanzieri che parteciparono attivamente alla guerra di liberazione, scrive: “Si è trattato di un contributo di rilievo, che ha lasciato in memoria numerose azioni di valore, costate molto all’istitituzione in termini di sacrificio di vita umane”. Tra questi i sei finanzieri che lo Yad Vashem ha proclamato Giusti tra le Nazioni e alla cui memoria, come segno di eterna gratitudine, è stato piantato appena due settimane fa un albero di ulivo su iniziativa del Keren Kayemeth LeIsrael.
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(26 novembre 2013)