L’intelligenza rispettosa
Howard Gardner nel suo libro Cinque chiavi per il futuro parla delle diverse forme di intelligenza necessarie per affrontare le prossime sfide. Una di queste è “l’intelligenza rispettosa” che nasce dalla capacità di trovare soluzioni diversificate e rende consapevoli delle differenze esistenti tra le persone. Permette inoltre di collaborare e rispettare il pensiero degli altri connettendosi alla ”intelligenza etica”, la quale va al di là dell’individuo stesso ponendosi all’interno della società e facendosi carico delle esigenze degli altri.
“Cosa posso fare” si domanda Reuven Feuerstein se il comportamento di una persona non corrisponde alle sue potenzialità? Feuerstein pensa che la mediazione ovvero l’esperienza di apprendimento mediato conduca, potenzi l’educabilità e le capacità cognitive della persona. Per questo ha individuato un suggestivo numero di criteri della mediazione di cui il primo è centrato sull’intenzionalità, che rimanda ad un livello di responsabilità del singolo e sulla reciprocità. Questa ultima, permette l’incontro con l’individualità dell’altro come ampliamento della propria umanità, attraverso l’ascolto attivo che apre il percorso del riconoscimento dell’alterità. Lo scambio apporta in entrambi gli attori della relazione educativa un cambiamento, li arricchisce nella loro complementarietà, consentendo loro di esprimere nella e per la società una nuova modalità di relazionarsi e di convivere.
Ambra Tedeschi
(21 gennaio 2014)