Livelli di guardia

All’appuntamento con il Giorno della Memoria 2014, il mondo ebraico italiano si presenta avvertendo tensioni e segnali che richiedono vigilanza e fermezza. Le contraddizioni che attraversano la società italiana lasciano trasparire segni di immaturità e di instabilità e le farneticazioni che mischiano pregiudizio, antisionismo e antisemitismo vanno moltiplicandosi. In una realtà dove i valori condivisi e i capisaldi del vivere civile sono certo saldamente ancorati, ma pur sempre minacciati, anche il mondo ebraico risente delle tensioni e si interroga per preservare il proprio ruolo di sigillo di garanzia del pluralismo, della democrazia e della tolleranza.
La lezione della Memoria e della Shoah è proprio questa: quando i livelli di guardia sono minacciati, la bonaria tolleranza diventa un pericolo mortale, si rende necessaria una pronta reazione. Anche per questo chi esprime minacce o intimidazioni non può attendersi alcuna compiacenza da parte di questa redazione. Chi minaccia i propri avversari si squalifica da solo. Chi minaccia i giornali e i giornalisti si pone ancora un gradino al di sotto. Perché chi fa informazione, se si impegna a combinare etica ebraica ed etica professionale, è il garante di tutti.
gv

(24 gennaio 2014)