Israele – Una corsa per la vita

La scuola è finita, eppure per gli studenti israeliani è tempo di ritrovarsi di nuovo costretti tra quattro mura. Senza possibilità di programmazione, in balia delle nuove minacce dei terroristi di Hamas che, dalla Striscia di Gaza, con un fitto lancio di missili hanno preso di mira le principali città del paese tra cui Gerusalemme e Tel Aviv. Questo, delle ultime tensioni mediorientali, l’aspetto colto dalla sensibilità del vignettista Guy Morad del quotidiano Yediot Ahronot. A differenza di quanto accade nella Striscia di Gaza dove ogni attacco che mette a rischio le vite dei civili è debitamente annunciato dall’esercito israeliano per permettere la salvezza delle stesse, in Israele non esiste questa possibilità: ad annunciare l’attacco sono le sirene che risuonano nell’aria e che portano milioni di cittadini, qualsiasi occupazione stiano svolgendo, a ripararsi al più presto nei rifugi allestiti in ogni abitazione e in molti punti di raccolta disseminati nelle città.