Qui Torino – Antisemitismo, analisi necessaria

salice d'ulzioI tanti episodi antisemiti che hanno minacciato gli ebrei europei e italiani suonano un campanello d’allarme per le comunità ebraiche del Vecchio Continente. Una situazione che sembra deteriorarsi, ormai sempre più, purtroppo, di stretta attualità. Per questo ieri a Sauze d’Oulx (provincia di Torino) meta del campeggio annuale Bet Reuven organizzato dal movimento Habad-Lubavitch, si è voluto aprire uno spazio di dibattito e di riflessione grazie agli interventi, tra gli altri, del vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Giulio Disegni, di rav Alberto Somekh e dei rabbanim Shlomo Bekhor e Igal Hazan. Ampio spazio è stato dedicato ai sondaggi dell’organizzazione americana Anti-Defamation League, da sempre impegnata nella lotta all’antisemitismo e i cui dati parlano di un mondo in cui una persona su quattro cova pregiudizi antisemiti. La lente si è poi spostata sull’Italia con l’impegnativo lavoro svolto dal Centro di documentazione ebraica contemporanea (Cdec). Tra le domande più ricorrenti del pubblico presente – che ha partecipato al campeggio – quali iniziative intraprendere per affrontare eventuali episodi di antisemitismo, nonché con cui si è in particolare confrontato il vicepresidente UCEI Disegni – di avere punti di riferimento istituzionali, come l’Unione, per avviare azioni di contrasto a questo fenomeno pericoloso, esploso in modo più virulento dopo il conflitto di Gaza. Un momento dunque per approfondire tematiche di grande attualità nella cornice del campeggio Bet Reuven, organizzato da molti anni da Meyr e Lizzi Piha, con la frequentazioni di famiglie milanesi, torinesi ma anche francesi. Il campeggio è un punto di ritrovo per ebrei che villeggiano nella Val di Susa, che hanno la possibilità di frequentare il Tempio, con funzioni tutti i giorni e una particolare presenza nel corso dello Shabbat.

(18 agosto 2014)