Uno Shabbat per tutti

VENEZIADopo il successo della prima edizione dello Shabbat Project in Sudafrica, quest’anno il format ha preso una piega globale: più di 3000 persone si sono date appuntamento a Londra per preparare ed impastare le challoth, il pane del sabato. Miami ha raggiunto 4500 partecipazioni, Buenos Aires 4000. Shabbat Project ha una missione chiara: tutti gli ebrei delle diverse comunità sono stati invitati lo scorso 24-25 ottobre a rispettare lo Shabbat insieme, keeping it together. Un’occasione che 65 stati e 465 città hanno deciso di non lasciarsi sfuggire. L’Italia ebraica non è stata da meno con cene, pranzi, attività per bambini, lezioni, accensione delle candele che hanno coinvolto centinaia di persone. A fare il bilancio, Gadi Piperno, tra i coordinatori del Dipartimento Educazione e Cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane: “La Comunità di Roma si è data da fare per promuovere l’iniziativa, con la diffusione di video-inviti di diversi esponenti, dal rabbino capo Riccardo Di Segni, al presidente della Comunità ebraica Riccardo Pacifici. Al Tempio Bet Shalom è stato organizzato un pranzo con ragazzi diversamente abili di Kaftor vaferach. Mentre venerdì sera all’Oratorio di Castro di via Balbo c’è stata una cena. Il Bet Michael ha inoltre registrato una partecipazione alle funzioni il 30% più alta del solito”. Cena di Shabbat di successo anche al Tempio Centrale di Milano, il giorno dopo al Centro Noam hanno presenziato alle lezioni oltre 200 persone. “Un riconoscimento – continua Gadi Piperno – deve essere sicuramente dato alle comunità più piccole che hanno partecipato con entusiasmo all’iniziativa. Torino, Livorno e Bologna hanno potuto contare sul contributo dell’Ugn, l’Ufficio giovani nazionale che ha animato il pomeriggio con attività per bambini. A Venezia si sono preparate le challot, a Napoli sono arrivati partecipanti anche da San Nicandro, Cosenza e Reggio Calabria. Nel tempio di Trieste ci sono state il doppio delle persone rispetto ad uno Shabbat abituale. A Padova, pur di essere presenti alcuni hanno soggiornato in albergo”. “Dopo aver registrato l’entusiasmo generale, da Bologna a Genova – conclude Piperno – abbiamo già la data del prossimo Shabbat Project. Ci ritroveremo il prossimo 23-24 ottobre 2015”.

Rachel Silvera @rsilveramoked

(27 ottobre 2014)