Qui Roma – Un’asta per istruire

asta toaffIn tanti ieri hanno affollato le sale del Maxxi di Roma per la serata organizzata dalla Fondazione Elio Toaff e dedicata alla raccolta fondi destinata a nuovi importanti progetti. All’asta trentuno opere d’autore, dalle foto di Golda Meir di Roberto Schezen al ritratto del rabbino emerito Elio Toaff di Daniele Recchione fino alla scultura dell’eclissi di Giovanni Albanese, i cui ricavati serviranno a raggiungere tre nobili scopi: la ristrutturazione degli asili della Comunità ebraica di Roma, la creazione dell’archivio Elio Toaff e lo sviluppo, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, di una scuola in Pakistan. La presentatrice Lorena Bianchetti introduce un video che ricostruisce il passato e il presente di rav Toaff, che non ha potuto partecipare alla serata: un collage di ricordi, speranze e dichiarazioni. “Mio padre mi ha sempre detto di non fare il rabbino – racconta attraverso lo schermo – ma io non gli ho dato retta. Un suo insegnamento però l’ho seguito, quello di non essere rigido, di andare sempre incontro al prossimo”. Rievoca poi momenti dolorosi e topici della sua carriera: “Il periodo più difficile della mia vita è stato l’attentato al Tempio Maggiore nel quale morì il piccolo Stefano Gay Tachè. Quello più bello fu quando nacquero i miei figli e mi resi conto di quanto le persone mi volessero bene. Quello che non dimenticherò mai infine fu la visita del papa Wojtyla, sono stato forse il primo rabbino che abbia mai abbracciato”. Il filmato si conclude con una frase emblematica: “Per essere giusti bisogna avvicinarsi alla cultura, bisogna essere istruiti”. A prendere la parola in sala il presidente della Fondazione Elio Toaff Ermanno Tedesch: “Il rav è davvero entusiasta del lavoro che si sta facendo. Mi ha detto senza alcuna remora di andare avanti, di non fermarci. Proprio perché gli uomini riescono ad essere giusti tramite l’istruzione, i nostri tre progetti si concentrano sulla formazione dei ragazzi. Abbiamo a cuore in particolar modo la nascita della scuola in Pakistan in stretta collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio. Solo con la cultura si potrà cambiare”. Tedeschi ringrazia le autorità presenti tra cui il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici, il rabbino capo Riccardo Di Segni e il ministro dei Beni e delle Attività Culturali Dario Franceschini. A questo punto ad entrare in scena sono loro, le opere da mettere all’asta per raggiungere gli obbiettivi dichiarati. A far da battitore Filippo Lotti di Sotheby’s che invita il pubblico: “Non siate timidi, fatevi vedere e ricordate per quale motivo ci troviamo qui”. Un consiglio preso preso alla lettera: il primo lotto viene venduto a quasi il doppio del prezzo iniziale, così come i restanti trenta, in una serata dedicata al rav che ha creduto e continua a credere nel potere della scuola sopra ogni cosa.

Rachel Silvera twitter @rsilveramoked

(28 ottobre 2014)