International Edition – Nel tempo e nello spazio

pe intern novUna panoramica di luoghi e tempi molto diversi. Un filo conduttore che lega le storie raccontate questa settimana nell’edizione internazionale di Pagine Ebraiche. A partire dall’editoriale It Happened Tomorrow, firmato dal coordinatore dei dipartimenti Informazione e Cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Guido Vitale, in cui si commenta la riduzione teatrale ispirata a “La montagna incantata” di Thomas Mann portata in scena in coproduzione, sul palcoscenico del teatro sloveno di Trieste, dalla prestigiosa Compagnia del Teatro nazionale di Lubiana.
ishot-231“In questo capolavoro assoluto della letteratura del Novecento, in questo immenso affresco di idee che sta alla base della nostra identità occidentale e della nostra identità di ebrei contemporanei, il ruolo di Lodovico Settembrini, l’intellettuale italiano che per Mann simboleggia il libero pensiero, è affidato a un attore eccezionale come Igor Samobor (nell’immagine) – sottolinea l’editoriale – Lo stesso attore è il protagonista del film Class Enemy,del regista ventinovenne Rok Bicek, che dopo la vittoria al Festival del cinema di Venezia in questi giorni è in circolazione nelle sale europee. La scena in cui il severo professore di liceo da lui interpretato spiega agli studenti cosa sia realmente stato il nazismo, è uno dei passaggi più suggestivi fra i film di questa stagione”.
Trieste ambiente naturale per una riflessione legata alla Memoria e agli accadimenti del XX secolo, e dunque perfetta cornice per il “Laboratorio della Memoria” che ha raccolto nella capitale delle minoranze storici, scienziati, rappresentanti delle istituzioni in una conferenza dedicata al valore del ricordo.
Memoria, memorie, come quelle della famiglia Della Seta, riportate per qualche attimo alla vita dopo decenni, grazie al restauro di una pellicola girata nella Roma ebraica dell’anteguerra, donato tra gli altri anche allo Yad Vashem di Gerusalemme. Per meglio assaporare il gusto delle immagini, è “filmini” la parola italiana della settimana, caduta forse leggermente in disuso, ma più che mai capace di suscitare infinite emozioni.
Sull’edizione internazionale di Pagine Ebraiche anche le ultime novità sul Museo della Shoah di Roma: assegnato l’appalto per la costruzione dell’edificio.
E ancora, un commento sulle ultime giornate di tensione a Gerusalemme a firma di Daniela Fubini, trapiantata da Torino a Tel Aviv passando da New York.
Di nuovo in Europa poi con l’annuncio anche al pubblico internazionale della pubblicazione del numero zero di Europa Ebraica, un nuovo giornale dedicato alle vicende delle comunità in tutto in Vecchio continente.
Infine è l’ebraico la lingua della settimana per la rubrica Bechol Lashon: Sarah Kaminski dell’Università di Torino presenta in Kol Hasefarim (tutti i libri), il ricettario ebraico dell’americana Claudia Roden.

Rossella Tercatin

(10 novembre 2014)