Da Torino alla Puglia – Propaganda, minaccia, paure: sul Medio Oriente cala il silenzio
A Torino dopo le polemiche degli scorsi giorni è intanto arrivato un nuovo annuncio del Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà dove è allestita una discussa mostra Unrwa sui profughi palestinesi. “Per ragioni di ordine organizzativo”, la tavola rotonda sull’attività dell’UNRWA e sull’assistenza ai rifugiati, prevista per il 2 dicembre, è stata rinviata sine die. Voci non ufficializzate vogliono che la decisione sia stata assunta dalla direzione del Museo con l’intento di rinunciare a un incontro, che lungi dall’essere un momento di confronto e approfondimento sulla realtà del conflitto mediorientale rischierebbe di trasformarsi in una nuova occasione di propaganda e di scontro.
Nuove polemiche si aprono intanto in Puglia dove l’obiettivo, sotto il coordinamento del Keren Kayemeth LeIsrael, era quello di stabilire un rapporto di collaborazione e reciproco scambio tra il Comune di Massafra e la città Gerusalemme cementando questo incontro attraverso la piantumazione di un ulivo giunto dalle colline sovrastanti la capitale dello Stato di Israele. Nell’imminenza dell’evento, in programma per la giornata di ieri assieme ad approfondimenti culturali e artistici sul tema, tutto è però saltato. Sono circolate varie versioni sull’accaduto. L’impressione che va però rafforzandosi, in ambienti ebraici e non, è che le autorità abbiano ceduto alle pressioni di attivisti anti-israeliani che, nei giorni precedenti, avevano annunciato l’intenzione di disturbare il regolare svolgimento dell’evento.
A farsi portavoce di questo disagio Silvia Torsella Della Corte, iscritta alla Comunità ebraica di Napoli che avrebbe portato un saluto a nome dell’Adei Wizo e che denuncia: “La questura e la prefettura, secondo quanto mi ha riferito l’organizzatrice (la professoressa Barbara Wojciechowska, ndr), hanno invitato con pressioni crescenti: prima a omettere l’apposizione della targa e la piantumazione dell’albero la mattina, poi a limitarsi all’evento del pomeriggio, poi ad annullare tutto”.
(1 dicembre 2014)