Qui Milano – Israele verso Expo 2015

abravanel expoRipensare la produzione alimentare, la gestione delle risorse per costruire economie eco-sostenibili.
È la sfida che si presenta al mondo nel prossimo futuro, sarà il tema centrale di Expo 2015, che aprirà i battenti a Milano il prossimo 1 maggio, ma soprattuto è il presente di Israele: la Start-up Nation è infatti tra i paesi più all’avanguardia nei settori dell’innovazione agricola, nella biotecnologia, della gestione delle risorse idriche. A Expo dunque Israele e il suo padiglione Fields of Tomorrow (i campi di domani) saranno sicuramente protagonisti come ha dimostrato il successo dell’evento organizzato questo weekend all’Expo Gate di Milano. Le idee innovative, il know how così come i sapori di Israele sono stati infatti al centro di una due giorni milanese intensa e partecipata. Attività per famiglie, proiezioni, un laboratorio culinario, musica e un workshop conclusivo hanno caratterizzato le due sessioni di appuntamenti in cui è stato presentato il padiglione israeliano e le eccellenze del paese. Ieri, in particolare, sono state presentate al pubblico milanese – con la presenza tra gli altri del presidente della Comunità ebraica milanese Walker Maghnagi e il vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Roberto Jarach – alcune aziende e start-up israeliane attive in Italia e altre iniziative di cooperazione tra Israele e il Bel Paese. Ad aprire l’evento, condotto da Cecchi Paone, l’economista e manager Roger Abravanel, che all’innovazione israeliana ha dedicato un libro e ha avuto modo di spiegare lo sviluppo economico e nella ricerca del paese.
Un paese con risorse naturali limitate come Israele – spiegava il presidente della commissione israeliana Expo Elazar Cohen- fin dalla sua nascita ha dovuto impostare la sua politica agricola sulla base di un approccio a lungo termine. La scarsità delle risorse naturali ha portato il paese ad essere un pioniere nell’uso di tecnologie innovative, al fine di compensare la carenza naturale di risorse. Pur con un’eredità di migliaia di anni in cui i cambiamenti nel corso del tempo sono stati lenti, oggi il comparto agricolo è interamente basato sulla tecnologia e riesce a tenere il passo grazie alla rapidità delle innovazioni”.
Tra i protagonisti di ieri Noam Ilovich AutoAgronom Israel Ltd, azienda leader nell’innovazione legata alla tecnologia agricola, che ha spiegato l’importanza di massimizzare l’utilizzo di acqua e fertilizzanti per creare un settore primario sostenibile. Tra le presentazioni più apprezzate anche quella di Gideon Zohar di Transalgae che ha illustrato il brevetto per una vaccinazione su larga scala valida sia per l’uomo sia per gli animali. Un’iniziativa dalla portata rivoluzionaria, ha affermato Zohar. L’agricoltura a goccia, tecnica sviluppata soprattutto in Israele, è stata poi uno dei temi cardini dell’evento con la multinazionale israeliana Netafim – attiva anche in Italia – a spiegare l’importanza dell’utilizzo di questo sistema.

Daniel Reichel

(1 dicembre 2014)