Qui Roma – Una scuola che cresce

foto-10Cronaca di un compleanno speciale: la musica di Raiz, accompagnato dai Radicanto, si spande con una versione dell’Hallel che affonda le radici nel Sud. Fa la sua maestosa entrata una piramide di sufganyoth sulla quale troneggiano delle candeline, all’ingresso si viene accolti da foto d’annata ed un manto di kippoth formato mini. La scuola ebraica elementare di Roma “Vittorio Polacco” festeggia 90 anni. Quasi un secolo, tra gioie e dolori, pagelle, Hatikvah cantate con le lacrime agli occhi e recite di Purim che racchiudono le metamorfosi generazionali pur rimanendo fedeli alla storia. A fare gli onori di casa, la direttrice della “Vittorio Polacco” Milena Pavoncello: “Festeggiamo durante Chanukkah, perché proprio nella radice di questa parola si ritrova l’accezione di ‘educazione’ ma anche ‘inaugurazione’. Con la scuola elementare i bambini inaugurano ed attivano il ruolo che poi svolgeranno nella società. Nata nel 1924, ha da sempre lo scopo di formare buoni ebrei e buoni cittadini. Polacco, da cui prende il nome, fu un giurista, socio dell’Accademia dei Lincei e senatore di altissimo livello. Voglio terminare con un pensiero per quello che è accaduto in Pakistan, un paese nel quale la scuola si è trasformata in un incubo”. Interviene poi il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici: “Festeggiare questo anniversario importante a Chanukkah è stata una intuizione brillante. Cosa è più adatto in effetti di una festa che celebra la rinascita e la speranza? C’è inoltre un ringraziamento particolare che mi sento di fare e lo rivolgo alle moroth ed i morim, gli insegnanti che da 90 anni si spendono per questa scuola e per la formazione culturale della nostra comunità”. L’ambasciatore d’Israele Naor Gilon lancia un suo messaggio: “Tenevo molto a presenziare a questo evento. La scuola di Roma è uno strumento fondamentale per mantenere viva la propria identità e non perdersi nell’assimilazione; esattamente come la storia di Chanukkah ci insegna simbolicamente attraverso le vicende dei Maccabei”.
Prima di accendere il secondo lume della Chanukkiah insieme a genitori, nonni, fratelli e piccoli alunni, il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni fa un brevissimo quiz ai bambini che rispondono prontamente: “Quando è Chanukkah? Il 25 di Kislev. E cosa succede se prendendo il libro di Bereshit andiamo a cercare a cosa corrisponde la venticinquesima parola?” “Troveremo la parola, Or, luce” rispondono in coro. Dopo le benedizioni e la consegna di Chanukkioth realizzate dai bambini e donate al presidente della Comunità, il rabbino capo e Raiz, la festa può continuare: canti, balli, sorprese e tanti, tantissimi alunni che, per nulla intimoriti, festeggiano il compleanno della scuola dove ogni giorno entrano un po’ assonnati e ne escono arricchiti.

Rachel Silvera twitter @rsilveramoked

(18 dicembre 2014)