Qui Roma – Un progetto contro le dipendenze
“Durante gli anni del mio mandato ho avuto la possibilità di incontrare tutti i nostri utenti. Non posso non sottolineare quanto sia preoccupante il numero di persone che soffrono di dipendenza da alcol, gioco d’azzardo, droga e persino dall’uso smodato di internet”. A parlare, Piero Bonfiglioli, presidente della Deputazione Ebraica, l’ente assistenziale della Comunità ebraica di Roma, che ieri ha presentato una iniziativa ad hoc, “Progetto di Ascolto Telefonico e Orientamento per coloro che hanno un problema di dipendenza da droga. alcool e gioco”. Un progetto, spiegano le assistenti sociali della Deputazione che si divide in due parti differenti: la prima è l’introduzione di un numero verde al quale è possibile rivolgersi tre giorni alla settimana (lunedì, mercoledì e venerdì), la seconda è l’attività di prevenzione che verrà fatta prevalentemente all’interno della scuola ebraica. “Dopo aver preso visione personalmente del dolore e della povertà che affliggono questa comunità – continua Bonfiglioli – era impossibile pensare di non impegnarsi attivamente con un progetto strutturato. “Il primo incontro di prevenzione con gli alunni della scuola è stato già fatto – racconta il preside del Liceo Renzo Levi e delle medie Angelo Sacerdoti Benedetto Carucci- ed è stato un vero successo, in aula non ci sono stati insegnanti ma solo operatori del Sert (Servizio per le tossicodipendenze), coinvolti dalla Deputazione. I ragazzi sono rimasti colpiti ed hanno continuato a discuterne in classe ed a casa”. “Da anni gran parte delle persone che si rivolgono al nostro ente – continua Anna Palagi della Deputazione – hanno problemi gravi di dipendenze. Spesso le condizioni sono catastrofiche. Noi ci proponiamo di ascoltarle e di affiancarle, prendendo contatto con centri di recupero e senza lasciarle sole. Ma il monito che vogliamo lanciare alla Comunità ebraica è la facilità con la quale al giorno d’oggi si può cadere nelle trappole più infide. Per questo il nostro auspicio è poter collaborare al più presto con altri gruppi ed associazioni: dai centri giovanili ebraici in poi”.
Rachel Silvera twitter @rsilveramoked
(19 dicembre 2014)