Qui Roma – “Solidi come mattoni”
Roberto Di Veroli ha ricevuto l’investitura stamane al Tempio Grande, tutto l’ebraismo italiano deve vivere questo avvenimento come una festa. Un segno di vitalità. Una risposta concreta a chi pensa in questi tristi giorni di poterci fiaccare. Ma, a mio avviso, lo è soprattutto per un altro motivo. Roberto svolge con un alta competenza, professionalità e dedizione l’attività di shochet e sofer. Credo che per la comunità italiana, la forza di trovare al proprio interno quei professionisti-artigiani previsti e indispensabili in ogni collettività ebraica, sia la cartina tornasole della propria vitalità. Grazie al suo impegno e a quello dei maestri che hanno creduto in lui, oggi Roberto, è il segno che questo può ancora avvenire. Riprendendo il contenuto del suo breve e chiarissimo discorso di oggi al centro del quale c’era l’importanza di insegnare e formare giovani “solidi come mattoni”, gli auguro con tanto affetto di fare presto tanti bravi allievi e di trasmettere queste sue qualificatissime competenze, perche l’Italia ebraica possa fare fronte alle proprie necessità rituali nel rispetto delle proprie tradizioni e con una punta di orgoglio.
Amedeo Spagnoletto, Sofer
(12 gennaio 2015)