Memoria, Acqui non dimentica
Acqui fa memoria dei 28 concittadini di fede mosaica, deportati e morti ad Auschwitz, Buchenwald, Dachau, Mauthausen, con i giovani studenti degli istituti cittadini, protagonisti di tutte le iniziative.
Il 25 gennaio al Memorial del cimitero ebraico, il Kaddish apre la commemorazione guidata da Francesco Orsi, rappresentante del rabbino Momigliano di Genova; un quattordicenne legge i nomi, il tempo di vita e il luogo di morte di ciascun deportato, salutando con il congedo beneaugurante Tenazevah e la deposizione della pietruzza della memoria.
Una targa infissa su due semplici pietre di Langa, sistemate nel prato adiacente il cimitero, ricorda la solidarietà agita nel biennio 1943-1945 verso ebrei braccati e, d’ora in poi, identifica il Bosco dei Giusti che i diciottenni dei due Istituti Superiori cittadini, aderendo ad un progetto pluriennale di studio della storia locale, hanno potuto conoscere e ricostruire mediante testimoni diretti dei fatti e analisi guidata ai documenti d’archivio. Due cachi qui piantumati, scelti perché fruttificano quando nessun altro, diventeranno meta annuale – da conoscere, accudire, coglierne i frutti- delle classi prime elementari della città.
Piazza Bollente, già ghetto ebraico dal 1731 al 1848, sotto i portici che furono della sinagoga ospita altri gruppi di studenti di dieci – quattordici anni che, dopo la preghiera congiunta ebraico-cristiana, davanti ad una enorme stella di David deposta al centro della folla, partecipano la loro conoscenza della shoah con poesie e canti, mentre i presenti sfilano ammirati davanti ad icone ideate e realizzate da studenti della secondaria derivate da scene del libro-testimonianza Un eroe invisibile quale fu Perlasca: anteprima della Mostra visitabile in biblioteca civica fino all’incontro con l’autore Luca Cognolato previsto il 7 marzo prossimo.
Il 7 febbraio un originale concerto di “Musica degenerata”, composta da donne ebree internate, è stato offerto alla cittadinanza da docenti del Conservatorio di Milano.
Lucilla Rapetti