Negazionismo, legge vicina

senatoSenatori al lavoro per introdurre in Italia una norma per punire i negazionisti della Memoria. Questo pomeriggio, infatti, il Senato voterà il provvedimento che modifica la legge del 1975 per il contrasto dei crimini di genocidio, introducendo il reato di negazionismo. Una modifica che, dopo lunghi anni di dibattito e confronto in Parlamento e non solo, sembra, in questa sua ultima versione, diretta ad ottenere il voto favorevole di quasi tutto l’arco parlamentare. Si tratta, come spiegava il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna nel suo discorso alla Camera lo scorso 27 gennaio, di “una legge che non vuol essere in alcun modo limitativa della libertà di ricerca ma solo impedire che venga sottovalutato l’effetto perverso e diseducativo di falsità storiche usate come mezzo di propaganda politica, come strumento per offendere le vittime della Shoah e, al tempo stesso, per diffamare i discendenti che ne difendono il ricordo”. Non colpire la libertà di opinione ma fungere da barriera contro coloro che distorcono la verità storica per diffondere i germi dell’odio e dell’antisemitismo. Ed è questa la formulazione a cui si è lavorato da tempo e in cui si è impegnata l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, in collaborazione con la Comunità ebraica di Roma, assieme al Parlamento. Il disegno di legge, che vede come primi firmatari i senatori Silvana Amati del Partito Democratico e Lucio Malan di Forza Italia, darà attuazione a una norma quadro dell’Unione Europea del 2008 in cui si individuavano come reati tutti quei comportamenti che istigano all’odio razziale e alla xenofobia. A quel provvedimento dell’Ue si sono già adeguate Francia, Germania, Polonia, Svizzera e Belgio, e, con il voto di oggi, anche l’Italia ne seguirà il percorso. Una volta passata al Senato, la legge andrà alla Camera, dove potrebbe essere anche approvata in commissione deliberante. A quel punto, il negazionismo diventerà un reato punibile, per legge, da 1 a 3 anni.

Daniel Reichel

(10 febbraio 2015)