DafDaf, ricette per Purim
I montini, dolcezza triestina

montini TriesteOgni comunità ha le sue tradizioni, che possono variare in maniera considerevole anche nell’arco di pochi chilometri. Se poi si tratta di cucina spesso le ricette cambiano addirittura da una famiglia all’altra. La forza della minoranza ebraica italiana, la sua straordinaria varietà, il passato glorioso che possono vantare gli ebrei della penisola passano anche e con grande vitalità dal cibo, che per ogni festa ha sue caratteristiche peculiari, legate alla ricorrenza, alla stagione, ai significati profondi che vengono ricordati nelle sinagoghe e nelle case. E che è oggetto di discussioni appassionate. E cucinare insieme ai bambini è spesso uno strumento potente di trasmissione di una identità che si declina nelle mille variazioni delle ricette tipiche dell’ebraismo italiano.
È bello allora raccontare come DafDaf, il giornale ebraico dei bambini che ha dedicato diverse pagine del numero in distribuzione in questi giorni a Purim abbia provocato una piccola e sorridente discussione fra Dora Fiandra, maestra della scuola di Trieste che ha trovato il tempo di far cucinare i dolci di Purim ai suoi allievi e Benedetta Guetta del blog labna.it , che i lettori di DafDaf conoscono come Jasmine, autrice di ricette sempre molto apprezzate dai piccoli lettori e dalle loro famiglie.
L’oggetto del contendere sono i montini, dolcetti tipici di Purim che vengono preparati a Trieste. Riproponiamo qui le pagine di DafDaf e lo scambio che ha provocato, un’occasione per conoscere la versione “vera” della ricetta triestina, e per scoprire come proprio le cucine degli ebrei italiani siano luoghi di passione, dove vengono tramandate tradizioni secolari e dove l’identità ebraica si afferma con gioia e vigore.
Hag Purim sameach

Ada Treves twitter @atrevesmoked

(4 marzo 2015)

La disfida dei Montini

Trieste, 3 marzo 2015

Cara Jasmine e cara Ada,
scusate se vi metto nella stessa “pentola” ma su DafDaf di marzo c’è la ricetta dei montini di Trieste per Purim… solo che i montini di Trieste non sono quelli!
Già l’anno scorso lo avevo fatto presente a Labna.it (blog che ammiro , consiglio e nomino a tutti gli amici) ora rivedo la stessa ricetta e devo dirvi che non è così: i montini sono fatti con l’impasto del marzapane (mandorle tritate, zucchero e acqua, messe sul fuoco e poi lavorate). Poi lo si divide in tre parti: una va colorata con il cacao, una con il colorante rosso (diventa rosa) e una resta bianca. Poi si fanno tre cilindretti, che vengono intrecciati a montagnola e rotolati nello zucchero. E non vanno in forno!
La ricetta che avete pubblicato, semmai, ne ricorda un’altra che si fa qui a Trieste in due versioni, o chiara o con il cacao, ma non è a forma di monte, semmai di pallina schiacciata. E vengono chiamati “mustacioni”.

Oggi a scuola i bambini hanno preparato i montini, vi mando le fotografie.

Non vogliatemene,
Un abbraccio e hag Purim sameach
Dora

Monaco di Baviera, 4 marzo 2015

Ciao Dora,
grazie del messaggio!
Come ti avevo detto l’anno scorso a me risultava che fossero due versioni diciamo alternative, perchè sul librone delle donne dell’ADEI, quello di Giuliana Ascoli Vitali-Norsa, ci sono entrambe, se non ricordo male. Tra l’altro, questa versione mi era stata confermata dalla sorella del mio fidanzato, il cui marito è un triestino doc, quindi magari le due versioni potrebbero convivere?
La mia impressione, come ti dicevo, è che questa con le uova sia una versione semplificata di quella con lo zucchero a caldo.
In ogni caso, appena ho un minuto aggiorno il post su Labna con la tua precisazione!

Un abbraccio e a presto
Benedetta

Un dolce per Purim, da Trieste in tutta Italia

La storia di Purim, che risale a circa 2500 anni fa, è raccontata nel libro di Ester. È una festa molto gioiosa, in cui ricordiamo una delle tante volte in cui qualche cattivo – in questo caso un ministro di nome Aman sotto il regno di Serse, nel 450 A.E.V. – ha cercato far fuori il popolo ebraico, senza successo. Allegria e sregolatezza: si mangia, si beve, si fa baldoria per le strade, e ci si traveste. Un’altra usanza bella di questa festa è chiamata mishloach manot: si cucinano dolci e altre cose buone con cui si preparano dei pacchetti, da regalare alle persone care. Perché tutti abbiano abbastanza golosità per festeggiare, e per condividere la gioia con chi ci è vicino.

Quest’anno Jasmine ha scelto di regalare ai lettori di DafDaf – e quindi a tutti i loro amici che forse li riceveranno con i mishloah manot – la ricetta dei montini, i dolcetti di mandorle tipici della cucina ebraica triestina.

DD 54 a tavola LR 1Montini di mandorle per Purim

600 g di mandorle tritate o farina di mandorle
400 g di zucchero
2 uova
½ bicchierino di liquore (brandy, cognac o simili)

Versate la farina di mandorle in una ciotola, abbastanza grande. Se avete tritato le mandorle in casa, fate asciugare a temperatura ambiente la farina di mandorle che avete ottenuto, almeno per qualche minuto, se invece avete scelto di usare la farina di mandorle già pronta potete procedere col passaggio successivo.
Impastate la farina di mandorle con le uova, lo zucchero e il liquore, fino ad ottenere un impasto umido e malleabile.
Preriscaldate il forno a 180° e foderate una teglia con la carta da forno. In realtà potreste anche non cuocere i montini, ma io una ripassatina in forno, considerato che contengono le uova, vi consiglierei di farla.
Formate con le mani tante palline di impasto di mandorle, premendole per dar loro la forma di una montagnetta; è questo il momento in cui, se volete, potete aggiungere all’impasto del cacao. Oppure potete anche rotolare ogni montino nello zucchero.
Cuoceteli nel forno già caldo per 7-10 minuti: devono avere una sottile crosticina in superficie e rimanere morbidi all’interno.
Staccateli delicatamente dalla teglia con l’aiuto di una spatola di silicone e conservateli in una scatola di latta… se riuscite a non finirli tutti subito, appena si sono raffreddati.

Hag sameach!

DafDaf 54, marzo 2015
(4 marzo 2015)