Informazione – International Edition I Giusti di ieri e di oggi
È la celebrazione di coloro che per amore della vita e della giustizia sono pronti a rischiare o sacrificare se stessi per salvare gli altri. Al pubblico internazionale di Pagine Ebraiche viene raccontato l’appuntamento con la terza edizione della Giornata europea dei Giusti, iniziativa che ha avuto impulso dall’associazione Gariwo – Foresta dei Giusti, (che vede la collaborazione, tra gli altri, anche dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e del Comune di Milano) che segue l’esempio dell’operato dello Yad Vashem di Gerusalemme che da decenni rende onore a coloro che durante la Shoah furono disposti a mettere a repentaglio la propria vita per proteggere quella anche di un solo ebreo.
È “pio” invece la parola italiana della settimana, che è l’occasione per un film che ha cercato di utilizzare proprio la figura di uno dei Giusti per eccellenza, Oskar Schindler, per prendere posizione sul ruolo storico del pontefice Pio XII durante la seconda guerra mondiale, proponendo un esplicito e forzato paragone tra i due. Si tratta di “Shades of Truth”, già annunciato su Pagine Ebraiche di marzo (“Gli archivi restano chiusi, ma in compenso la cinematografia di ispirazione cattolica ci regala ancora una fiction per riscrivere la storia”), la cui successiva stroncatura da parte del giornale dell’ebraismo italiano è stata poi ripresa dai principali quotidiani in tutto il mondo (e sostanzialmente condivisa anche dall’Osservatore romano, organo ufficiale della Santa Sede).
Nell’uscita di questa settimana, il numero di marzo di Pagine ebraiche è inoltre presentato nel suo complesso, con un’enfasi sul dossier “Dall’albero e dalla terra”, protagonisti ambiente e natura.
Si terrà stasera a Milano una cena speciale di raccolta fondi per “Beteavon”, la prima cucina sociale casher d’Italia, che offre pasti a chi ne abbia bisogno (un’iniziativa del Merkos l’Inyonei Chinuch, il braccio educativo del movimento chassidico Chabad-Lubavitch).
A Gerusalemme si è svolto nelle scorse settimane il Model United Nations, programma che coinvolge decine di studenti nel mettersi a confronto con le problematiche della comunità internazionale in una simulazione di conferenza delle Nazioni Unite.
È l’ebraico la lingua della rubrica Bechol Lashon: la docente dell’Università di Torino Sarah Kaminski si chiede come mai così poche opere del grande autore per ragazzi Gianni Rodari siano arrivate in Israele.
E ancora libri protagonisti di una riflessione dello storico sociale delle idee David Bidussa, che mette in luce il rapporto tra la violenza contro le pagine e quella contro le persone (a curare la traduzione, Sahar Zivan).
“Il futuro non è più quello di una volta”. Guido Vitale, direttore della redazione giornalistica dell’Unione, ricorda infine le parole dell’autore bavarese Karl Valentin per denunciare la caduta degli ideali e la mancanza di mordente che in molti casi affligge le nuove generazioni nel suo editoriale It Happened Tomorrow.
Rossella Tercatin
(9 marzo 2015)