Rabbini, al lavoro per soluzioni condivise

Il rilancio delle commissioni, l’implementazione dei processi interni, la definizione dei rapporti tra rabbini e Comunità. Questi principali temi toccati in occasione della riunione del Consiglio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane svoltasi ieri a Roma.
Nel corso della seduta i coordinatori hanno potuto esporre l’esperienza del proprio gruppo di lavoro mettendo in luce i risultati raggiunti, quelli ancora da raggiungere, eventuali criticità da risolvere.
Il Consiglio si è trovato concorde nell’indicare tra gli obiettivi una maggiore cooperazione e e un più efficace raccordo tra le singole commissioni e tra le commissioni e la Giunta. Facendosi interprete della volontà di tutta l’assemblea il presidente dell’Unione Renzo Gattegna ha inoltre proposto che il compito di coordinatore dei vari gruppi di lavoro fosse riassegnato al consigliere Anselmo Calò, in passato dimessosi dall’incarico. La proposta è stata votata con favore all’unanimità.
Rispetto delle diverse posizioni e chiara intenzione di lavorare in modo congiunto hanno caratterizzato anche il dibattito apertosi a fronte della richiesta di procedere a una modifica dello Statuto nel punto in cui si regolano i rapporti tra le Comunità e i rabbini.
Gli interventi hanno messo in luce posizioni molto diverse tra loro ma allo stesso tempo è emersa la volontà, in tutto il Consiglio, di lavorare insieme a una soluzione condivisa che scongiuri fratture e contrapposizioni insanabili. A tal fine è stato disposta l’organizzazione di un tavolo di lavoro congiunto che dia voce a rappresentanti del Consiglio UCEI e a rappresentanti dell’Assemblea dei Rabbini d’Italia e della Consulta rabbinica.