Pesach 5775 – Da Israele, auguri presidenziali
Scelgono mezzi e simboli della modernità i leader israeliani per rivolgere i loro auguri per questo Pesach del 2015. Una foto del presidente Reuven Rivlin che cerca il chametz nella residenza presidenziale insieme a quello che deve essere un nipotino compare sul suo profilo twitter con tanto di hashtag #pesachiscoming, mentre il suo predecessore Shimon Peres parla di libertà seduto sul famigerato Trono di Spade. No, non si tratta di un errore, è proprio lui. Il Trono per cui si eliminano reciprocamente i personaggi di Game of Thrones si trova al momento a Tel Aviv, nell’ambito di una mostra sulla serie tv dal grandissimo successo trasmessa del canale statunitense HBO, che sta girando le maggiori capitali d’Europa e del mondo e alla cui inaugurazione Peres ha presenziato giovedì. Proprio mentre a Gerusalemme il primo ministro Benjamin Netanyahu vendeva il chametz dello Stato d’Israele a un rappresentante degli Arabi Israeliani insieme ai rabbini capi israeliani ashkenazita e sefardita David Lau e Yitzhak Yosef.
“In ogni generazione, apprezziamo la nostra libertà. Auguro a tutto il popolo ebraico in tutto il mondo un buon Pesach. Chag Sameach da Gerusalemme”, ha poi twittato proprio questa mattina Reuven Rivlin. Aggiungendo inoltre sempre sul social network anche un pensiero per gli israeliani di religione cristiana: “Mentre la festività cristiana e quella ebraica cadono un’altra volta negli stessi giorni, auguro a tutti i cristiani, cittadini israeliani e amici, una #Pasqua densa di significato”.
Nel frattempo, mentre presenziava all’inaugurazione della mostra ‘Game of Thrones: the Exhibit’ giovedì, Shimon Peres non ha avuto nessun timore ad accomodarsi sul terribile trono forgiato secondo la serie da mille spade, cogliendo anzi l’occasione per fare i suoi auguri per l’imminente inizio di Pesach: “Anche noi nel passato siamo scappati dalla schiavitù di re verso la libertà, e questa è per me una buona opportunità per augurare a tutti voi un buon Pesach”. Non si sa se l’ex presidente abbia familiarità con la serie, ma il suo messaggio è stato perfettamente a tema: “La festività di Pesach esemplifica il fatto che siamo in grado di liberarci dalla tirannia di troni stranieri e di affrancarci dalla schiavitù per ottenere la libertà. Benché in Game of Thrones ci siano molti combattimenti con spade e decapitazioni – ha proseguito Peres – nel mondo reale è un dovere dei leader di cercare ogni strada che conduca alla pace”. L’ex presidente ha visitato la mostra insieme all’ambasciatore britannico Matthew Gould, guidato tra i costumi, gli accessori e i castelli visrtuali da Ron Eilon, amministratore delegato del canale Yes che trasmette la serie in Israele, e dalla curatrice e direttrice del marketing di HBO Elana Loewenthal.
Per rivolgere i suoi auguri Benjamin Netanyahu ha invece colto l’occasione della annuale cerimonia di vendita del chametz dello Stato d’Israele a Hussein Jabar, residente della città arabo-israeliana di Abu Ghosh, che da quindici anni compie simbolicamente questo acquisto. “Sono sempre commosso da questa cerimonia, che simboleggia la continuità del nostro popolo, la rinascita del nostro Stato e la nostra aspirazione alla pace, alla sicurezza e alla prosperità di tutti gli Israeliani e di tutto il popolo ebraico”, ha affermato Netanyahu. “Vorrei augurare al popolo ebraico un buon Pesach – ha continuato. Vorrei che gli israeliani godessero di questa festa con le loro famiglie, con la nostra grande famiglia”.
Francesca Matalon