Informazione – International Edition
Gli Europei di nuoto in Israele

Schermata 2015-11-30 alle 16.08.06Si svolgeranno questa settimana gli europei di nuoto in vasca corta. A ospitarli sarà per la prima volta Israele, che ha promesso un’accoglienza da star per le centinaia di atleti che scenderanno in acqua a Netanya. Sull’odierna edizione di Pagine Ebraiche dedicata al pubblico internazionale i retroscena diplomatici di un evento che alcuni paesi, in testa l’Ungheria, avevano tentato di soffiare a Gerusalemme, accampando “ragioni di sicurezza”, e il ruolo dell’Italia nel respingere questi tentativi.

“Andiamo in Israele con tutti i migliori. Penso ad esempio ai nostri tre assi Pellegrini, Magnini e Paltrinieri. Ma anche a tutti gli altri. Una delegazione che è tra le più competitive, non ho dubbi. Il nostro obiettivo? Lasciare il segno” ha sottolineato Paolo Barelli, presidente della Lega europea del nuoto, in un colloquio con il giornale dell’ebraismo italiano pubblicato nel numero di dicembre attualmente in distribuzione. Barelli che ha avuto, nel confermare la sede dei Campionati, un ruolo determinante.

L’ultima uscita di Pagine Ebraiche è presentata per il pubblico internazionale, approfondendo in particolare i contenuti del dossier “Un anno di coraggio” dedicato alla lotta al terrore, 11 mesi dopo le stragi di Charlie Hebdo e Hypercacher, e a poche settimane dai terribili attacchi di venerdì 13 novembre.

È dedicato a Parigi anche l’intervento del direttore della redazione Guido Vitale, che nel suo It Happened Tomorrow riflette sull’accaduto e ricorda come “chi vuole continuare ad ascoltare musica, chi vuole essere libero di andare allo stadio, di farsi due passi, di mangiare al ristorante, di studiare, di amare, davanti a questa dichiarazione di guerra deve decidere con chiarezza e spazzare via ogni sussulto di odio antisemita. È questa la migliore, l’unica possibile difesa dei valori che fanno bella l’Europa e che fanno bella Parigi. Dei valori che ci consentono di stare assieme”.

E di quanto il più feroce antisemitismo spesso indossi la maschera dell’odio anti-israeliano si è amaramente accorto lo scrittore Erri De Luca, come racconta Daniela Gross nella rubrica Italics. L’autore infatti, riporta l’Huffington Post, si è ritrovato bersaglio di gravi insulti dopo aver firmato una poesia dedicata a Gerusalemme e alla paura dei suoi abitanti di venire colpiti dagli attacchi a colpi di coltello che si stanno ripetendo in queste settimane.

Pubblicata in esclusiva da Pagine Ebraiche una fotografia che documenta uno tra i momenti più importanti della storia d’Italia: il giovane soldato americano Aron Colub, che il 4 giugno del 1944 ruppe i sigilli apposti dai nazisti al Tempio Maggiore di Roma, immagine ritrovata grazie alle ricerche di Alberto Di Consiglio.

Sono dedicati alla figura di Yaakov, i contributi delle sezioni Bechol Lashon e Pilpul.

Il rabbino capo di Trieste Eliezer Di Martino riflette sulla sua lotta con l’Angelo e sul significato dell’attribuzione del nome Israele, che poi caratterizzerà il popolo ebraico.

Yaakov Mascetti, docente dell’Università di Bar Ilan, ricorda come proprio il momento in cui il patriarca è solo con se stesso, e in quella circostanza si trova a ingaggiare battaglia, rappresenta un istante cruciale del passaggio dell’ebraismo da una dimensione individuale a una dimensione collettiva. Mascetti evidenzia come il grande commentatore Rashi spieghi la solitudine di Yaakov con la ragione che “aveva lasciato indietro piccoli recipienti”. E se questi recipienti rappresentassero quelli in cui era contenuto l’olio, gli stessi che preservarono l’olio puro, con cui i Maccabei accesero la Menorah del Tempio dopo la dissacrazione dei greco-siriaci, per combattere il buio attraverso la luce di quelle ampolle, e della spiritualità, così fondamentali per il popolo ebraico? Domanda quanto mai attuale a pochi giorni dalla festa di Hanukkah.

Rossella Tercatin