Israele, torna la violenza

rassegnaIl rabbino Reuven Biermacher e Ofer Ben Ari sono i nomi delle due vittime dell’attentato di ieri a Gerusalemme, dove due palestinesi armati di coltello hanno attaccato nei pressi della Porta di Giaffa i passanti. I due attentatori sono stati uccisi dalle forze di sicurezza israeliane. A dare un certo rilievo alla notizia in Italia, solo Avvenire che sottolinea come, in base alle ricostruzioni, “uno dei due israeliani deceduti sarebbe stato colpito dal fuoco amico della polizia” mentre non è chiaro se i due attentatori fossero affiliati a Hamas o ad altra organizzazione terroristica. A riguardo, lo Shin Bet ha annunciato di aver smantellato non lontano da Gerusalemme una vasta cellula terroristica di Hamas che “progettava attentati dinamitardi e attacchi suicidi in Israele”. In queste ore un altro attentato ha invece avuto luogo in Cisgiordania: due guardie di sicurezza sono state ferite da un terrorista nei pressi di Ariel.

Museo della Shoah di Roma e la posa della prima pietra.
Con un emendamento alla legge di Stabilità il governo ha stanziato tre milioni di euro per la realizzazione del Museo della Shoah di Roma. A luglio, scrive il Corriere della Sera nelle sue pagine romane, è prevista la posa della prima pietra. “È un momento importante, – dichiara al quotidiano di via Solferino Luca Zevi, architetto responsabile del progetto museale – si conclude un ciclo amministrativo molto complesso, e adesso finalmente non solo la città ma l’Italia potrà avere il Museo”. I prossimi passi, riporta ancora il Corriere, sono già stati decisi: tutte le procedure sono state espletate, compresa l’aggiudicazione definitiva, quindi adesso il Campidoglio dovrà firmare il contratto con l’impresa aggiudicatrice e, presumibilmente nella prossima estate, a Villa Torlonia (luogo in cui sorgerà il museo), dovrebbero iniziare i lavori.

Israelitico, la decisione della Regione per la riapertura.
In una nota diffusa nelle scorse ore la Regione Lazio fa sapere che sono state avviate “le procedure per lo sblocco, seppur parziale, delle attività degli ambulatori collegati all’ospedale Israelitico”. “Per l’ospedale e l’ambulatorio di via Veronese 59 – si legge nella nota – si provvederà in tempi brevi, dopo la presentazione dei documenti richiesti dai verbali, al rilascio del provvedimento di autorizzazione a esercitare l’attività sanitaria”(Repubblica Milano).

La lettera dell’imam a un ebreo. Sul Corriere Sette, il giornalista Stefano Jesurum riporta la lettera ricevuta dall’imam di Trieste Nader Akkad, incontrato dopo una manifestazione legata ai fatti di Parigi in cui l’imam aveva dichiarato dal palco “Noi al fianco dei nostri fratelli ebrei”. Nella lettera inviata a Jesurum, Akkad parla di terrorismo e islamofobia e scrive che “Capire l’odio e la paura collettiva verso di noi vuol dire capire fino in fondo l’orrore subìto da voi. Battiamoci insieme”. “Le due comunità, ebraica e islamica, – continua l’imam – lavorino assieme anche affinché torni la pace in Israele e in Palestina, due Stati amici per due popoli fraterni”.

Libia, l’Onu e il ruolo italiano. Le Nazioni Unite hanno approvato all’unanimità la risoluzione per la nascita di un governo di unità nazionale in Libia (frutto dell’accordo siglato a Tabruk dalle due fazioni).Venti i punti da seguire per il nuovo esecutivo, caldeggiato dall’Italia, e che dovrebbe diventare un presidio per arginare l’Isis nel Nord Africa (Corriere).

Israele-Italia, l’accordo sulla previdenza. “È entrato in vigore il 1° dicembre il nuovo accordo sulla previdenza sociale tra lo Stato di Israele e l’Italia. L’accordo, stipulato in realtà nel 2010 ma ratificato in Italia solo lo scorso giugno (legge 98/2015), si occupa della materia strettamente pensionistica e sostituisce lo Scambio di lettere del 1987 che si limitava a regolare il lavoro degli italiani in Israele” (Avvenire).

I giovani e la Shoah. Nelle sue pagine fiorentine, la Nazione ricorda la conclusione della mostra “I giovani ricordano la Shoah. Dieci anni di memoria attraverso le opere degli alunni delle scuole italiane”, a cura del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.

Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked

(24 dicembre 2015)