Spotlight – Il violinista cambia musica
Inutile dire quanto sia importante la “Tradition” per i fan del Violinista sul tetto, ma alla quinta produzione a Broadway del musical era ora di aggiungere anche qualche elemento nuovo. Ci ha pensato il duo israeliano composto dal coreografo Hofesh Shechter e dal compositore Oran Eldor, che hanno dato vita a una piccola rivoluzione kletzmer nelle atmosfere dello shtetl più famoso del mondo.
Il Violinista sul tetto ha da poco fatto il suo debutto al Broadway Theatre, e tra gli appassionati si parla già di rivoluzione. Il musical si basa sulle storie di Sholem Aleichem, e racconta di Tevye il lattaio, delle sue figlie e della loro vita nello shtetl di Anatevka. Mentre le precedenti quattro produzioni avevano ripreso senza osare troppe modifiche la versione originale del 1964 a cura del regista e coreografo Jerome Robbins, quella attuale si è dedicata alla creazione di nuove musiche e nuove coreografie. Nessuno poteva farlo meglio di due giovani artisti come Shechter e il trentaduenne Eldor.
“C’è stata una connessione immediata, in parte perché siamo entrambi israeliani” ha affermato Eldor alla prima dello spettacolo. “Abbiamo le stesse fonti di ispirazione e un linguaggio creativo comune, con lui che crea le coreografie e io che adatto le musiche, improvvisando insieme”. I movimenti dei ballerini sono strettamente legati alle mosse tipiche delle danze popolari israeliane e i due raccontano di essere stati da subito sulla stessa lunghezza d’onda, “sia su quanto le danze e le musiche chassidiche dovessero rimanere autentiche, sia su quanto dovessero anche apparire moderne”. Per farlo, Eldor ha usato parte delle celebri canzoni originali del Violinista sul tetto, incorporando al loro interno pezzi suonati con un’interpretazione in stile kletzmer che ha composto nel corso delle prove dello spettacolo, ispirato un po’ appunto dalle coreografie, un po’ dalle performance degli attori e un po’ anche dalle direttive del regista Bartlett Sher. Il ruolo di Eldor è così gradualmente cresciuto all’interno della produzione, includendo anche composizioni originali tra cui una nuova apertura del musical e di alcuni pezzi necessari alle transizioni tra una scena e l’altra.
Inizialmente, i cambiamenti della nuova produzione avevano preoccupato un pochino i veterani. Il paroliere Sheldon Harnick, oggi novantunenne, si era ad esempio detto scettico sulle novità che quei due giovani artisti avevano introdotto, ma dopo aver visto lo spettacolo ha dovuto cambiare idea. “Harnick si è avvicinato a me durante le prove e mi ha fatto i complimenti per le musiche”, ha raccontato Edor. “Poi – ha aggiunto – la notte della prima, mi ha scritto una lettera davvero commovente in cui mi diceva che sono riuscito a creare una musica che è nuova e originale ma allo stesso tempo riesce a mescolarsi senza stonature alla partitura già esistente”.
Eldor nel frattempo sta lavorando anche a un nuovo musical sulla storia dell’agente segreto israeliano Eli Cohen, che fu catturato e giustiziato in Siria nel 1965. La storia della sua missione è nota: Cohen aveva sviluppato relazioni molto strette con l’establishment politico e militare siriano, diventando tra i più stretti consiglieri del ministro della Difesa. Smascherato, verrà condannato a morte. Il compositore non si sbottona anche se ha già anticipato che la produzione combinerà insieme musiche israeliane e arabe.
Francesca Matalon twitter @fmatalonmoked
(29 dicembre 2015)