Tel Aviv, il Simta riapre le porte
“Non ci pieghiamo al terrore”

ron huldaiNiente musica, qualche bottiglia di birra, una distesa di candele e due foto: quella di Alon Bakal e Shimon Ruimi, i due giovani uccisi lo scorso venerdì da un terrorista arabo-israeliano ancora ricercato dalla polizia.
Dopo solo cinque giorni dall’attentato che lo ha colpito, il pub Simta, il locale sulla via Dizengoff, centro pulsante di Tel Aviv, ha riaperto i battenti e ha accolto numerosi ospiti.
I proprietari raccontano di aver riflettuto a fondo sulla scelta di spalancare nuovamente le porte, soprattutto per rispetto della Shiva, i sette giorni di lutto previsti dalla religione ebraica, ma poi una spinta è stata più forte; quella di mandare un messaggio chiaro al mondo: “Il terrorismo non ci fermerà”.
Un appello fatto proprio anche dal sindaco Ron Huldai che ieri non è voluto mancare e con una birra in mano ha preso posto tra i tavoli del pub, esaltando la resilienza della città bianca: “Il dolore e il trauma che portiamo nei nostri cuori – ha detto il sindaco – fa parte della vita quotidiana del nostro paese”.
“Abbiamo affrontato casi simili – ha continuato – e siamo riusciti a superarli”. Huldai si è poi professato molto orgoglioso degli abitanti di Tel Aviv “che ancora una volta hanno dimostrato che questa città non si ferma mai e non conosce pause”. Città che dopo gli ultimi giorni di tensione che hanno visto il dispiegamento di migliaia di agenti e forze dell’ordine, sembra tornare alla normalità.
“Lo scopo della serata di ieri – ha spiegato uno dei soci – era quello di abbracciarsi l’uno con l’altro, di stare insieme”. E così è stato: cantando lievemente in memoria di chi non c’è più, di Alon che lavorava lì da qualche mese e di Shimon che era arrivato da Ofakim per festeggiare un compleanno, e riempendo di vita le sale del pub.
Dopo l’attentato di venerdì, lo staff del Simta, il cui obiettivo è quello di essere – si legge – “un bar di quartiere dove trasformare le storie in sorrisi e dove creare ricordi che durino per sempre”, aveva pubblicato su Facebook il proprio dolore, e un pensiero per le vittime: “I proprietari e tutto lo staff – si legge – continuano ad essere sotto choc per gli eventi dello scorso venerdì e vogliono inviare le loro condoglianze a tutti i familiari delle vittime e di chi è stato ferito. I vostro dolore è parte di noi. Molti dei nostri clienti ci stanno telefonando e scrivendo. Le vostre attenzioni e il vostro amore ci riscaldano il cuore e ci danno la forza per cercare di superare uno dei più duri attacchi al nostro Paese. La nostra speranza è ora di guardare al futuro verso giorni migliori”.

Rachel Silvera @rsilveramoked

(Nell’immagine, Ron Huldai al Simta)

(7 gennaio 2016)