Il vertice Renzi-Rohani
Stipulare accordi commerciali e la guerra in Siria. Questi i temi sul tavolo del vertice tenutosi a Roma tra il presidente iraniano Hassan Rouhani e il Primo ministro italiano Matteo Renzi. Il problema delle violazioni dei diritti umani e delle minacce a Israele da parte di Teheran sono rimasti ai margini, seppur citati da Renzi. Come scrive il Corriere, Renzi ha dichiarato che la sfida della pace deve coinvolgere tutti, gli iraniani come “gli amici israeliani e sauditi”, aggiungendo che, “anche nei settori su cui sono più marcate le nostre distanze, come sui diritti umani , abbiamo di mostrato di saper dialogare”. D’altra parte, sempre il Corriere, riporta le parole del rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni (rilanciate anche dal Messaggero) che ha definito la visita di Rouhani una “intollerabile celebrazione dei negazionisti”, ricordando le vergognose tesi sostenute da Teheran sulla Shoah. Critiche legate alla visita di Rouhani anche sulla Stampa che titola “Se la politica dimentica le condanne dell’Iran”, in riferimento alle centinaia di pene capitali comminate nel Paese.
Italia-Iran: il valore del mercato. Le aziende italiane sono impegnate in una vera corsa per stipulare accordi commerciali con la controparte iraniana: il commercio con l’Iran, scrive sul Messaggero Oscar Giannino, vale il 2 per cento del Pil italiano. Secondo Giannino “con maggior rapporti economici l’Italia potrà levare una voce più ferma contro le violazioni gravi che in Iran continuano contro le libertà politiche, contro la pena di morte praticata in numeri sconvolgenti (oltre 2200 esecuzioni dacché Rouhani è presidente), e contro il disconoscimento del diritto all’esistenza di Israele che Teheran continua a proclamare”.
Israele, ancora una vittima del terrorismo. Non è sopravvissuta alle ferite Shlomit Krigman, la ragazza israeliana di 24 anni aggredita ieri assieme ad un’altra donna da due terroristi palestinesi nell’insediamento di Beit Horon, nella West Bank. La giovane era stata ricoverata d’urgenza al Hadassah Ospital ma le sue condizioni sono risultate troppo gravi. I due terroristi sono stati uccisi dalle forze dell’ordine israeliane. Intanto nuove tensioni tra Israele e Gaza da cui è partito il lancio di razzi contro il territorio dello Stato ebraico (Osservatore Romano).
Il Memoriale di Bologna. “Uno spazio per diffondere la pace”, così il presidente della Comunità ebraica di Bologna ha definito il Memoriale della Shoah che sarà inaugurato domani nei pressi della stazione cittadina. A presentare il progetto ieri, a fianco a De Paz e alle istituzioni cittadine, anche il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, che ha partecipato assieme al demografo Sergio Della Pergola e all’architetto Adachiara Zevi alla seduta solenne del Consiglio comunale bolognese in occasione delle celebrazioni per il 27 gennaio (Repubblica Bologna). Il Memoriale, ricorda il Corriere della Sera nelle pagine bolognesi, sarà tenuto a battesimo dal rabbino capo della città Alberto Sermoneta, dall’arcivescovo Matteo Maria Zuppi e da Shaykh Abd Al Wahid, presidente del Coreis. Sul progetto del Memoriale esprime alcune perplessità Adachiara Zevi (Repubblica Bologna).
Memoria, un impegno per il futuro. Sul Corriere della Sera la riflessione dell’ex ministro di Giustizia Giovanni Maria Flick rispetto all’istituzione del Giorno della Memoria. “Occorre evitare – scrive Flick – che con il passare del tempo e la ripetitività quel giorno si trasformi soltanto in un’occasione rituale, retorica e celebrativa; in una memoria burocratica e imposta, come la toponomastica stradale; o — più ancora — che diventi soltanto un’occasione per operazioni editoriali”.
“Una kippah contro la resa dell’Occidente”. Avrà luogo nelle prossime ore l’iniziativa dalla redazione de Il Foglio, in vendita nelle edicole con una kippah, il copricapo ebraico.
All’iniziativa ha aderito l’associazione Progetto Dreyfus, il cui presidente Alex Zarfati oggi scrive: “La memoria per non essere ripetitiva deve vestirsi di nuovi simboli e arricchirsi di nuovi significati: oggi ha preso la forma di un piccolo copricapo di raso in uso tra gli ebrei, che ci auguriamo possa essere indossato senza conseguenze da chi non solo ne fa un uso quotidiano ma anche da tanti nuovi amici che in questa giornata si stringeranno intorno a noi in nome di valori condivisi”.
L’Italia ricorda. Tante le iniziative in tutto il paese per il Giorno della Memoria. A Roma ieri è stato presentato il libro Eravamo ebrei. Questa era la nostra colpa (Marsilio) scritto dal Testimone della Shoah Alberto Mieli assieme alla nipote Ester (Avvenire). “Dobbiamo radici del male ed è importante farlo oggi mentre rinasce l’antisemitismo” il monito da Milano del rabbino capo della Città Alfonso Arbib, rilanciato da Repubblica che descrive le iniziative cittadine per il 27 gennaio. Uno dei luoghi chiave della Memoria milanese è il Memoriale della Shoah – Binario 21 come sottolinea Sergio Harari sul Corriere Milano. A Firenze invece Repubblica lancia la ricerca de “La donna misteriosa che salvò gli ebrei nei sotterranei segreti di Montedomini”
Daniel Reichel
(26 gennaio 2016)