Un amore ad Auschwitz
Continuano le tante iniziative organizzate all’interno del Memoriale della Shoah di Milano Binario 21, oramai punto di riferimento per la città sul fronte della Memoria. A fianco delle numerose visite al luogo, già significativo di per sé, vi è infatti un folto programma di incontri, conferenze, presentazioni di libri. Tra queste ultime, l’ultimo lavoro della giornalista Francesca Paci “Un amore ad Auschwitz. Edek e Mala: una storia vera” (UTET) presentato al pubblico milanese assieme al direttore del Museo della Shoah di Roma Marcello Pezzetti. Ad aprire l’incontro, i saluti del vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Roberto Jarach, vicepresidente della Fondazione del Memoriale. Il libro racconta la storia d’amore tra Edek e Mala: un giovane prigioniero politico polacco e una ragazza ebrea bella e vitale che s’innamorano nel campo di sterminio di Auschwitz. Una favola vera, “senza lieto fine, come talvolta accade alle favole vere”. Una storia d’amore dai contorni leggendari, inspiegabilmente e ingiustamente dimenticata, che Paci ricostruisce per la prima volta in tutti i suoi aspetti grazie a fonti attinte dall’archivio del museo statale di Auschwitz, documenti dell’epoca e testimonianze dirette dei pochi sopravvissuti.
Testimonianze e documentazioni sono anche l’ossatura della mostra “Dalle leggi antiebraiche alla Shoah” (esposta fino a fine febbraio nello spazio Bernardo Caprotti), organizzata dalla Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea e allestita dagli architetti Guido Morpurgo e Annalisa de Curtis. La mostra è dedicata alle persecuzioni antiebraiche, agli eventi storici generali e alle vicende personali vissute nell’Italia del regime fascista e dell’occupazione tedesca, riportate alla memoria attraverso l’esposizione dei testi delle leggi persecutorie, dei diari delle vittime e di lettere, fotografie e pubblicazioni originali dell’epoca.
(9 febbraio 2016)