Mantova, un segno per il futuro
Il Bar Mitzvah di Alessandro

Schermata 02-2457429 alle 13.43.50La Comunità ebraica di Mantova è piccola, ma guarda al futuro e lo fa rafforzando l’identità delle nuove generazioni. A rappresentare questo passaggio di testimone, la gioiosa celebrazione da parte dell’ebraismo mantovano di un nuovo Bar Mitzvah. Ad aver raggiunto questo importante traguardo – che segna la maggiorità religiosa, celebrata a 13 anni per i ragazzi e a 12 per le ragazze – il giovane Alessandro Norsa, festeggiato dalla comunità durante una cerimonia officiata dal rabbino capo di Padova Adolfo Locci.
“È stato un momento molto toccante per tutti noi – ha commentato il presidente della Comunità ebraica di Mantova Emanuele Colorni – ed è la dimostrazione concreta della volontà della nostra comunità di mantenere vive le proprie tradizioni e i propri valori. È molto bello pensare che negli ultimi dodici mesi siano stati celebrati già tre Bar Mitzvah e che le famiglie cerchino fermamente di trasmettere l’attaccamento all’ebraismo”. “Alla festa – ha continuato Colorni – ha partecipato in forma privata anche il prefetto della città Cincarilli: per la comunità ebraica locale Mantova è una sorta di isola felice, dove i rapporti con autorità e istituzioni sono ottimi”.
Entrando nella maggiore età, Alessandro ha voluto ricordare il nonno Fabio Norsa z.l., per lunghi anni alla guida della gloriosa Comunità lombarda e consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. “Sentiamo molto la mancanza di Fabio – ha concluso Colorni – che tanto si è speso per l’ebraismo mantovano di cui è nota la gloriosa storia. In quanto attuale presidente, spero di proseguire il suo cammino con l’aiuto di giovani la cui buona volontà si sta rivelando essenziale”.

(10 febbraio 2016)