Qui Roma – Un nuovo Giardino per i Giusti
Dopo Milano e altre città d’Italia, anche Roma da ieri ha il suo Giardino dei Giusti, ispirato a quello più famoso di Gerusalemme. Nell’ambito delle iniziative per la Giornata europea dei Giusti del 6 marzo, è stato infatti inaugurato uno spazio verde all’interno del grande parco di Villa Pamphilj dedicato a coloro che si sono opposti con coraggio e forte senso morale ai crimini contro l’umanità compiuti nella storia rischiando la loro vita per salvare quella altrui. Si trova nella pineta antistante Villino Corsini, “già teatro di battaglia in difesa degli ideali di democrazia e libertà e luogo ideale per commemorare persone la cui vita rappresenta un esempio per tutti”, come sottolineano l’Adei-Wizo e Gariwo, promotori dell’iniziativa realizzata dal Municipio Roma XII. Il Giardino sarà dunque simbolo delle “idee di pace e non violenza e dello spirito umanitario e di fratellanza che i Giusti hanno messo al di sopra delle proprie azioni”, ha affermato la presidente del Municipio Cristina Maltese. Un’ideale che “tutti sentono nel profondo”, ha aggiunto Ziva Fischer Modiano dell’Adei-Wizo, sottolineando la presenza di un grande pubblico raccoltosi per l’inaugurazione. Insieme a Fischer e Maltese hanno partecipato all’evento Noemi Di Segni, assessore al Bilancio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, la presidente della Comunità ebraica capitolina Ruth Dureghello, la storica Anna Foa per Gariwo, Tiziana Capriotti, assessore alla Cultura Municipio Roma XII, e Alessia Salmoni, presidente del Consiglio Municipio Roma XII.
“Per la tradizione ebraica chi salva un uomo salva il mondo intero”, ha ricordato Noemi Di Segni nel portare il saluto del presidente Ucei Renzo Gattegna. Questo lo spirito che anima l’iniziativa del Giardino, per il quale il rav Di Segni ha espresso un auspicio: “Speriamo in un mondo migliore in cui non ci sia bisogno dell’intervento dei Giusti, o che siano talmente tanti da non starci tutti in questo spazio”. Lo scopo finale del progetto, ha quindi sottolineato Dureghello, è quello di “trasmettere i valori dei Giusti alle nuove generazioni”. In particolare, l’impulso lanciato da Foa, “sarebbe bello mettere i ragazzi delle scuole sulle tracce dei Giusti ancora sconosciuti”.
Una missione più che mai urgente poiché, ha sottolineato la storica, “la Giornata europea dei Giusti, approvata per merito di Gariwo dal Parlamento Europeo, ha per la prima volta delineato la nozione di genocidio a livelli universali, una nozione che tuttavia non è ancora alle nostre spalle”. Per questo motivo, ha aggiunto Salmoni, la Giornata “non deve essere solo un evento commemorativo e celebrativo ma anche un’occasione di educazione, cultura e riflessione, soprattutto ora che gli eventi della cronaca mostrano che il tarlo dell’ideologia non è stato ancora debellato”. In questo contesto non bisogna tuttavia cedere all’idea della rassegnazione – il monito di Capriotti – “poiché i Giusti sono esistiti, esistono ed esisteranno e dare loro un luogo porterà un senso di benessere e di pace anche a tutti i noi e ai nostri figli”.
Francesca Matalon
()