Qui Roma – Brainforum
Neuroscienza, è rivoluzione

Schermata 2016-05-19 alle 13.28.57“Ha un sesso il cervello?”. È la domanda attorno cui ruoterà la lectio magistralis di Daphna Joel, studiosa dell’Università di Tel Aviv, le cui parole apriranno una nuova edizione del Brainforum, le conferenze internazionali sul tema delle neuroscienze organizzati da BrainCircle Italia, in collaborazione con la Fondazione EBRI di Roma e ELSC – Università Ebraica di Gerusalemme.
L’appuntamento è per domani alle 14.30, al Tempio di Adriano, per una qualificata tavola rotonda moderata da Viviana Kasam e Pietro Calissano. Al tavolo dei relatori Simona Argentieri, medico psicoanalista; Fiorenzo Conti e Martine Ammassari Teule, neurobiologi; Antonio Fantoni, genetista; Alberto Carrara, neuroeticista esperto in neuroscienze; Silvana Greco, sociologa; Laura Ballio, giornalista del blog 27esima ora del Corriere della Sera.
“Stiamo assistendo a una vera e propria rivoluzione nella conoscenza del cervello. I neuroscienziati – spiegano gli organizzatori – parlano di un nuovo Rinascimento che cambierà la percezione di noi stessi e del mondo che ci circonda, aumentando le nostre capacità di pensiero ed elaborazione, grazie ad interfacce cervello-macchina, che aiuteranno le interazioni tra gli esseri umani e computer, e alle nanotecnologie. Questo significherà una enorme trasformazione sia per l’ambiente sia per i nostri corpi. Questo porterà alla cura di malattie neurodegenerative che sono ancora uno dei principali problemi in campo medico in tutto il mondo. Non solo Alzheimer e di Parkinson, ma anche depressione, autismo, schizofrenia e comportamenti violenti non sono considerate malattie mentali, ma più disfunzioni cerebrali. Migliorerà anche la nostra conoscenza dei processi mentali (memoria, creatività, emozioni, scelte economiche, etc.), processo che porterà a capire e ampliare le nostre capacità cerebrali”.
Ricercatrice presso la Sagol School of Neuroscience della Tel-Aviv University, Joel espone da anni una tesi innovativa. Secondo la studiosa infatti la differenze di genere non esisterebbe, così come non esisterebbero un cervello maschile e uno femminile.

(19 maggio 2016)