Il reato di negazionismo è legge
Gattegna: “Giornata storica per il paese”

gattegna“L’ultimo atto di uno straordinario impegno civico e culturale che ha visto protagoniste le massime istituzioni del nostro paese”. Così il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna ha commentato il via libera definitivo al disegno di legge che introduce il reato di negazionismo votato ieri alla Camera dei deputati. Dopo aver presenziato ai lavori dell’aula e alla votazione, il presidente UCEI ha inoltre affermato: “L’Italia scrive una pagina storica della sua recente vicenda parlamentare e dota il legislatore di un nuovo fondamentale strumento nella lotta ai professionisti della menzogna tutelando al tempo stesso, con chiarezza, principi irrinunciabili quali la libertà di opinione e di ricerca”. Il ringraziamento, le sue parole, “va in particolare a tutti quei parlamentari che con inesauribile passione e impegno hanno fatto sì che questo risultato potesse essere raggiunto nei modi e nei tempi più adeguati”.
Larga la maggioranza che ha approvato ieri il ddl, giunto in aula in terza lettura: 237 i favorevoli, 5 i contrari, 102 gli astenuti. Configurato come aggravante alla legge Mancino, il ddl dispone l’applicazione della pena “da due a sei anni se la propaganda, ovvero l’istigazione e l’incitamento commessi in modo che derivi concreto pericolo di diffusione, si fondano in tutto o in parte sulla negazione della Shoah, o dei crimini di genocidio, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra, come definiti dagli articoli 6, 7 e 8 dello Statuto della Corte penale internazionale”.
In un messaggio di felicitazioni diffuso nelle scorse ore il presidente UCEI si rivolge a quanti si sono “generosamente impegnati” per ottenere “questo significativo risultato”. Ad essere citati in particolare i senatori Silvana Amati e Lucio Malan (primi firmatari del disegno di legge) e i deputati Emanuele Fiano e Walter Verini.
Gattegna inoltre aggiunge: “Fra coloro che hanno più intensamente lavorato per raggiungere questo importante obiettivo si sono distinti, per costanza ed efficacia della loro azione: Roberto De Vita, Donatella Di Cesare, Joseph Di Porto, Valerio Di Porto, Ruth Dureghello, Victor Magiar, Riccardo Pacifici e Giorgio Sacerdoti. Nei loro confronti voglio esprimere la più profonda gratitudine di tutte le comunità ebraiche italiane e mia personale”.