Netanyahu domenica a Roma vertice con Renzi e Kerry
“Il premier israeliano Benjamin Netanyahu domenica sarà a Roma per tentare di ammorbidire l’imminente Rapporto del Quartetto sulla stagnazione del processo di pace con i palestinesi”, scrive il Sole 24 Ore. Secondo quanto riferisce il quotidiano, Netanyahu, dopo aver parlato telefonicamente con Putin nelle scorse ore, incontrerà nella Capitale il segretario di Stato Usa John Kerry, il premier italiano Matteo Renzi e forse anche l’alto rappresentante della politica estera della Ue Federica Mogherini. Il Premier israeliano tornerà poi a Gerusalemme dove lunedì incontrerà il segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon (che, racconta l’Osservatore Romano, visiterà anche la Cisgiordania e la Striscia di Gaza). Sul tavolo, oltre al Rapporto citato, la proposta francese per una Conferenza internazionale di rilancio del processo di pace tra israeliani e palestinesi. Se da Ramallah l’iniziativa trova largo sostegno, a Gerusalemme la proposta non piace e Netanyahu ha ripetuto più volte che la via della pace passa dai negoziati diretti e senza precondizioni. Per Presidente d’Israele Reuven Rivlin, in visita a Bruxelles al Parlamento europeo, “se l’Europa è interessata ad essere un fattore costruttivo nello sforzo per un futuro accordo di pace tra israeliani e palestinesi, incombe sui suoi leader il compito di concentrarsi su una paziente e metodica costruzione della fiducia: non attraverso disinvestimenti ma tramite investimenti, non con i boicottaggi ma con la cooperazione”.
Firenze e i progetti della Comunità ebraica. Intervistato dal Corriere fiorentino, il nuovo presidente della Keillah di Firenze Dario Bedarida racconta i progetti per il futuro del Consiglio appena insediato. “Sarà un lavoro in continuità con la ex presidente — ha detto Bedarida, riferendosi a Sara Cividalli – Vorrei lavorare sulla semplificazione e sulla razionalizzazione delle risorse, eliminando le cose inutili e concentrandosi sugli aspetti più importanti della comunità come culto, cultura, supporto sociale e le attività giovanili”. Al nuovo Consiglio spetterà poi il compito di nominare il successore dell’attuale rabbino capo della città rav Joseph Levi, in scadenza nel 2017, mentre rispetto al rapporto con la città Bedarida spiega che una delle prime iniziative sarà portare “cibo e vestiti alle persone bisognose che vivono ai margini del la nos tra città , la nostra comunità vuole contribuire a combattere il disagio sociale in aumento a causa della crisi”.
Brexit, tutta Europa attende il voto. Oggi la Gran Bretagna sceglie se rimanere nell’Unione europea oppure optare per la Brexit e uscire. Milioni di cittadini andranno a votare in queste ore, con le urne che chiuderanno alle 23 ora locale. Per raccontare le due anime del referendum, chi è per il “remain” e chi per la “exit”, Federico Fubini sul Corriere sceglie un’angolatura diversa, intervistando i genitori davanti a due scuole di Londra, una simbolo dell’alta borghesia, l’altra della periferia più popolare. Il risultato, una divisione a metà tra chi vuole uscire e chi rimanere, con un misto di insofferenze, affermazioni razziste, e desiderio di riscatto sociale.
Stepchild, il sì della Cassazione. La Corte di Cassazione conferma la giurisprudenza precedente e risponde con una sentenza favorevole alla richiesta di una donna a Roma di adottare la figlia della partner. Sì “se è nell’interesse del bimbo”, spiegano i giudici. “Una sentenza – scrive il Corriere – che ha già spaccato il governo e sta provocando una scia di polemiche, perché c’è chi si appella alla legge sulle unioni civili, approvata il mese scorso, per dire che quella norma parlava chiaro e che non prevedeva la stepchild adoption, stralciata dal testo della senatrice Monica Cirinnà”. “Abbiamo avuto giustizia per nostra figlia, dopo due anni duri e difficili”, il commento delle madri riportato da Repubblica.
Maturità, dalle persecuzioni al voto. “Mia nonna si chiamava Valeria Spizzichino, coniugata con Guido Coen, era nata nel 1898, aveva 48 anni nel 1946. Mi ricordo come mi parlava di quegli anni e del voto che lei diede alla Repubblica, orgogliosa di farlo, dopo tutto quello che aveva subito”, così Linda Laura Sabbatini ricorda su La Stampa attraverso la storia della nonna, gli anni delle persecuzioni, della liberazione e del voto alle donne, tema al centro della prima prova degli esami di maturità di quest’anno. “Lei – continua Spizzichino – mi parlava di quegli anni, della liberazione e del voto al referendum con parole di altri tempi: il profumo della giustizia, e il sapore della libertà, diceva. Lei era enormemente emozionata il giorno che andò a votare per la repubblica. Era l’avverarsi di un sogno, dopo l’incubo di quegli anni”.
Nel Negev, una torre per il sole. Al termine di un investimento tra i 500 e i 650 milioni di euro, nell’arido deserto del Negev, in Israele, sorgerà la più alta torre solare del mondo, un innovativo impianto per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile. La Torre di Ashalim si ergerà per 240 metri e sarà circondata da 55 mila specchi che copriranno una superficie di 300 ettari Immaginate circa 400 campi da caldo, uno a fianco dell’altro, e poi al centro questo grosso cilindro alto quanto una discreta collina (Italia Oggi).
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked
(23 giugno 2016)