Francia, il pericolo interno
Sono più di 15 mila gli islamici residenti in Francia che, potenzialmente, possono rappresentare una minaccia per lo Stato e trasformarsi in terroristi. Tutti ‘schedati’ in uno speciale dossier contrassegnato con l’acronimo Fsprt, creato nel marzo del 2015 dopo gli attacchi a Charlie Hebdo e all’Hypercasher.
Il lungo elenco, scrive La Stampa, è il frutto di una duplice azione: “da un lato il lavoro di intelligence dei servizi e dall’altro le segnalazioni giunte da numerosi cittadini, soprattutto attraverso il numero verde legato al centro nazionale per l’assistenza e la prevenzione della radicalizzazione”.
Il Corriere Milano racconta la storia di Giovanni, un bambino di 7 anni affetto dalla sindrome di Wolf-Hirschhorn. Per i medici non avrebbe potuto neanche camminare e parlare. La svolta nel 2012, quando i genitori si sono affidati alle cure di alcuni specialisti israeliani che, pur faticosamente, sono riusciti a tirare fuori tutto il potenziale del figlio oltre ogni ‘scientifica aspettativa’. I risultati sono stati straordinari. “A distanza di quasi quattro anni – scrive il Corriere – Giò ha iniziato la prima elementare. Cammina, corre, parla. E nuota, riconosce i numeri. Ieri ha imparato anche ad andare in bicicletta”.
Il mondo ebraico e Israele guardano allo Yom Kippur alle porte. In Israele, il timore è di nuovi attentati dopo quello (costato la vita a due innocenti) di domenica scorsa. “I grandi attentati che punteggiano il globo, da Parigi agli Usa, sono segnati dall’ispirazione e dalla partecipazione palestinese. A volte si dice che per fermare al terrorismo occorrerebbe concludere la questione israelo-palestinese. Vero il contrario – sostiene Fiamma Nirenstein sul Giornale, relazionandosi agli ultimi fatti di sangue – la questione palestinese cesserebbe di esistere battendo il terrorismo islamico”.
Fervono i preparativi a Firenze per la grande mostra organizzata dalla Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia in occasione del cinquantesimo anniversario dell’alluvione, che molte danni fece in sinagoga e negli uffici comunitari. In esposizione alla Biblioteca Nazionale, a partire dal 27 ottobre, centinaia di volumi, manufatti, oggetti di culto. Il 23 ottobre, in Comunità, un omaggio in ricordo dell’ebreo romano Luciano Camerino. Sopravvissuto alla Shoah dopo il rastrellamento del 16 ottobre, Camerino fu tra ‘gli angeli del fango’ che scelsero di raggiungere il capoluogo toscano per portare aiuto alla popolazione. Sul posto, fu però colto da un malore che gli fu fatale.
Le iniziative, promosse dal vicepresidente della Fondazione Renzo Funaro in sintonia con il presidente Dario Disegni e in collaborazione con numerose realtà del mondo ebraico e istituzionale, sono segnalate sulla stampa fiorentina.
La stampa cattolica dedica un ricordo a Jacob Neusner, rabbino e studioso americano scomparso negli scorsi giorni all’età di 84 anni. Celebre il suo “A rabbi talks with Jesus”, volume citato da papa Ratzinger nel suo denso studio su Gesù di Nazaret.
“Il teologo Ratzinger – scrive Avvenire – era rimasto colpito dall’onestà intellettuale e dal profondo rispetto per il messaggio di Gesù espresso da Neusner; lo aveva citato nel capitolo sul Discorso della Montagna del Gesù di Nazaret come testimonianza del salto della fede che il cristianesimo richiede. A sua volta Neusner nel 2007 aveva recensito il libro di Benedetto XVI sul Jerusalem Post auspicando un dialogo tra ebrei e cristiani che sia anche ‘esercizio di ragione e di critica’”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(11 ottobre 2016)