Leonard Cohen, un Hallelujah in yiddish
Daniel Kahn, cantautore berlinese “punk-Kletzmer”, è noto per le sue “tradaptions” che mostrano un talento unico nel tradurre e adattare canzoni note in un’altra lingua, riuscendo a rispettarne sia il testo che la musicalità. Vecchie melodie yiddish trovano una nuova vita in inglese, liriche tedesche vengono trasportate in yiddish, e anche i grandi classici della canzone d’autore, passati per le sue mani, si arricchiscono di musicalità nuove quando rinascono in una lingua che è lungi dall’essere morta. È una capacità rara, che Kahn condivide con pochissimi altri – fra cui Theo Bikel, che è stato suo amico e maestro – e la sua versione yiddish di “Hallelujah”, forse la canzone più nota di Leonard Cohen è un emozionante un esempio di “tradattamento”. Quanto di più lontano da un tradimento possa esistere. Poesia aggiunta alla poesia.