Opzione Gentiloni per il dopo Renzi

rassegnaL’attuale ministro degli Esteri Paolo Gentiloni per il dopo Renzi. È quanto scrivono diversi quotidiani, secondo cui sarà proprio Gentiloni – definito dai media “super-renziano” e ideologo del renzismo – il prossimo Presidente del Consiglio. Nulla ancora di deciso ma intanto la Stampa sottolinea come, con l’attuale capo della Farnesina alla guida del governo, “in politica estera si preannuncia continuità: da sempre un ottimo rapporto personale con gli ambasciatori Usa e con quelli di Israele, da ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni ha coltivato il rapporto con la Russia, grazie al rapporto con il capo della diplomazia di Putin, Sergei Lavrov”. Repubblica parla invece  dell’“imbarazzo per l’astensione italiana all’Unesco su una mozione che nega agli ebrei millenni di storia intorno al Muro del Pianto” e di come Gentiloni abbia gestito la situazione. Come raccontato dal Portale dell’ebraismo italiano, il ministro degli Esteri ha promesso un cambio di direzione da parte della diplomazia italiana in riferimento all’atteggiamento su Israele nelle sedi internazionali.
Nelle prossime ore Gentiloni dovrebbe salire al Colle e ricevere dal Presidente Mattarella l’incarico per formare il nuovo governo.

Attentato a Istanbul, la pista porta agli estremisti curdi. Un’autobomba è esplosa in serata nel centro di Istanbul vicino alla Vodafone Arena, lo stadio della squadra di calcio del Beksitas. Il bilancio è di almeno 29 morti e 166 feriti, soprattutto tra la polizia: gli agenti rimasti uccisi sarebbero almeno 27. Fonti governative parlano di attentato terroristico ma non è chiaro chi siano i responsabili. Il governo turco ha imposto il silenzio stampa. Una gran parte del centro di Istanbul è stata completamente isolata dopo la deflagrazione avvenuta alle 22.28 locali. Secondo alcune analisi, la pista più probabile porterebbe al gruppo di estremisti curdi del Tak (Kurditsan Freedom Falcons) “che ha colpito sempre attraverso autobombe le forze dell’ordine turche ad Ankara a febbraio, a Istanbul lo scorso giugno, causando rispettivamente 28 e 16 morti” (Repubblica).

Camaldoli e il valore della Parola. Ebrei e cristiani come custodi e testimoni della Parola. Questo il tema del XXXVII Incontro nazionale dei Colloqui ebraico-cristiani di Camaldoli che si conclude oggi nel monastero della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. “Le due comunità di fede possono e devono incontrarsi nella condivisione di ciò che in primo luogo le accomuna La Scrittura non può restare lettera morta, ma deve diventare fondamento liturgico, morale e culturale che avvicini le due comunità religiose e costituisca linfa vitale per la società circostante”, sottolineano gli organizzatori del Colloquio (Avvenire).

Verso l’Eliseo: la Francia di Marine Le Pen. Repubblica insieme ad altri quotidiani apre uno spazio di approfondimento legato alle prossime elezioni francesi (aprile 2017). Al centro dell’analisi, il populismo di Marine Le Pen e il suo elettorato: secondo Timothy Garton Ash, “La vittoria della leader del Front National è improbabile. Ma lo erano anche la Brexit e l’elezione di Trump”. E Le Pen può contare su un elettorato frustrato dalla crisi economica e sempre più arrabbiato contro la classe politica.

Liriche ebraiche a Firenze. Un omaggio in musica ad Adelaide Bartoli Bacherini, organizzato dal Lyceum per omaggiare il ricordo della fondatrice, e a lungo direttrice, della Sala Musica della biblioteca Nazionale. L’appuntamento è domani alle 18 a Palano Giugni, sede del Lyceum, con un raffinato programma di liriche da camera di raro ascolto di compositori ebrei, fra cui dodici Lieder inediti di James Simon, più una melodia ebraica di Maurice Ravel, eseguiti dal soprano Giulia Peri e dal pianista Gregorio Nardi (Nazione).

L’antisemitismo di Rosenberg. Avvenire presenta il libro di Robert K. Wittman e David Kinney, autori del bestseller ll diario perduto del nazismo, recentemente tradotto in Italiano, e dedicato ad Alfred Rosenberg, supremo ideologo dell’antisemitismo durante il Terzo Reich.

Daniel Reichel