“La Germania non cederà all’odio”

“Non dobbiamo rinunciare ai mercatini di Natale, alle belle ore con la nostra famiglia. Non vogliamo vivere paralizzati dalla paura. Troveremo la forza per continuare ad essere uniti, aperti, liberi”. Un invito ai tedeschi a non cadere nella paura ma anche una difesa delle politiche di integrazione portato avanti sino a qui. A parlare, la cancelliera Angela Merkel dopo l’attentato terroristico che ha colpito Berlino ieri sera, dove 12 persone sono morte e oltre 48 sono state ferite da un tir lanciatosi contro la folla. Un uomo, proveniente dal Pakistan, è stato arrestato ma la polizia ha detto che non è chiaro il suo coinvolgimento.
Il tir ha investito la folla, tra cui molti turisti, che stava visitando il mercatino di natale di Breitscheidplatz. Secondo quanto riportano i media, risultano dispersi tra gli altri una donna italiana e una israeliana, moglie di un altro cittadino israeliano rimasto ferito nell’attacco e attualmente ricoverato in ospedale in condizioni serie.
Il Consiglio centrale degli ebrei di Germania ha definito disgustoso l’attacco e sottolineato come “i nostri pensieri e azioni non devono essere sopraffatte dalla paura e dal terrore. Possano i messaggi positivi delle nostre due festività (Hanukkah e Natale) darci la forza per affrontare queste ore difficili”.
“Ai familiari delle vittime di Berlino tutto il nostro fraterno abbraccio – il messaggio di cordoglio della Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni rivolto alla Germania – Triste che quanto temuto si stia avverando ancora una volta, colpendo tutti i fedeli che in questi giorni si stanno preparando per le celebrazioni del Natale, e tutti noi che nei valori della libertà e della vita crediamo profondamente. Non sono tempi per un buonismo esteso ma di realismo e forte presa di coscienza”. “Il mondo è cambiato – sottolinea Di Segni – e per sognarne uno diverso ci dobbiamo adoperare da subito per reprimere con la forza della cultura e die valori condivisi, ogni movimento, ogni iniziativa che attenti alla nostra sicurezza e al nostro futuro”.
“Sono con tutto il mio cuore con le persone di Berlino e con la Germania”, ha invece affermato il Gran Rabbino di Francia Haim Korsia, affidando il suo messaggio di cordoglio ai social network. Korsia ha poi citato la celebre frase di Kennedy Ich bin ein Berliner in segno di solidarietà verso i berlinesi.
Parlando con l’agenzia di stampa ebraica Jta, il rabbino chabad Yehuda Teichtal, della comunità ebraica della Capitale tedesca, ha spiegato che la tradizionale accensione del primo lume di Hanukkah presso la Porta di Brandeburgo si terrà nonostante l’attentato seppur con livelli di sicurezza maggiori.

d.r.