BHL: “Israele, un odio antico”
È preoccupante che la comunità internazionale divisa su tutto si unisca per attaccare tramite l’Onu lo Stato di Israele.
È il senso dell’appassionato intervento del filosofo francese Bernard Henri Levy, pubblicato oggi dal Corriere della sera sotto il titolo “Israele e quell’odio antico che può diventare religione”. Scrive il noto intellettuale: “Sono stato profondamente colpito dalla confusione che si è creata, a Natale, sul voto dell’ormai famosa Risoluzione 2334 che esige la ‘cessazione immediata’ della ‘colonizzazione’ nei territori palestinesi occupati. Innanzitutto c’è il luogo: l’assemblea dell’Onu che da decenni continua a condannare, demonizzare, ostracizzare Israele e che rappresenta uno degli ultimi luoghi al mondo dove si possa sperare, su questo problema come su altri, sia presa una posizione equilibrata o coraggiosa. C’era lo spettacolo di quelle quindici mani incapaci di alzarsi, appena qualche giorno prima, per fermare il massacro ad Aleppo”.
Nella giornata dell’amicizia ebraico-cristiana, ampia riflessione del segretario della commissione per i rapporti religiosi con l’ebraismo della Santa Sede padre Norbert Hofmann. Scrive l’esponente vaticano sull’Osservatore Romano: “La giornata dell’ebraismo che si celebra in Italia il 17 gennaio è segno del grande apprezzamento che esiste all’interno della Chiesa cattolica nei confronti dell’ebraismo. Essa vuole offrire ai cristiani una proficua occasione per ricordare con gratitudine le radici ebraiche della loro fede, come pure prendere coscienza, con sensibilità, del dialogo in corso con l’ebraismo di oggi”.
Numerosi gli approfondimenti sui temi e le iniziative di questo Giorno della Memoria. Sul dorso romano di Repubblica si segnala Run for Mem, la corsa tra Storia e Memoria organizzata per questa domenica dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane insieme a Maratona di Roma e Maccabi Italia. Sul Corriere Roma spazio invece al grande concerto dell’Auditorium, la Serata colorata dedicata al campo di Ferramonti in programma il 26 gennaio (progetto sviluppato da Viviana Kasam e Marilena Citelli Francese. A Repubblica Milano, Liliana Picciotto Fargion (direttrice per la ricerca del Cdec) racconta come sono state scelte le pietre d’inciampo che saranno apposte in questi giorni nel capoluogo lombardo. Una pietra sarà posta oggi anche a Torino in ricordo di Gemma Vitale Servadio. Sulla Stampa, Elena Loewenthal racconta la sua storia.
Sull’Osservatore Romano, la storica Anna Foa recensisce Il compito degli ebrei di Lion Feuchtwanger e Arnold Zweig (ed. Giuntina), curato da Enrico Paventi.
“Due voci ci giungono dal passato a parlarci di nazionalismi, sionismo, antisemitismo, etica, ebrei: tutti temi a tutt’oggi quanto mai attuali, quindi” scrive Foa.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(17 gennaio 2017)