Halter contro Trump:
“Indietro nella Storia”

rassegnaIngresso negli Usa sospeso per tre mesi per i cittadini di sette paesi islamici: Siria, Libia, Iran, Iraq, Somalia, Sudan, Yemen. Il pacchetto predisposto da Trump è scattato su scala globale, innescando caos e dimostrazioni in alcuni scali.
“Avvocati – scrive il Corriere – sono accorsi per assistere le persone bloccate, alcune rimaste in un limbo. Associazioni per i diritti civili hanno promosso passi in quanto ritengono i provvedimenti incostituzionali. In sciopero i tassisti della Grande Mela, molti dei quali sono musulmani”.
Intervistato da La Stampa, il noto intellettuale Marek Halter afferma al riguardo: “Personalmente credo che Trump non resterà al suo posto più di due anni e che nel frattempo la gente si ribellerà, vedremo grandi manifestazioni. L’idea dell’America esclusivamente per gli americani non è solo razzista ma antiamericana, ci riporta indietro nella Storia”.

“Perché tornare su un argomento risolto da almeno quindici anni? Abbiamo già la libera circolazione su tutti i mezzi pubblici, comprese le ferrovie regionali. Io ho utilizzato la tessera qualche volta in passato, soprattutto per andare e tornare dall’aeroporto, e ho sempre l’esenzione nel portafoglio. Tra l’altro mi sembra che perle linee urbane esista già per gli ultrasettantenni”. Così il Testimone della Shoah Piero Terracina, intervistato dal Corriere Roma sull’annuncio del Campidoglio (apparso a molti grottesco) relativo all’abbonamento Atac gratuito per i sopravvissuti.

Cinquemila persone per una catena umana lungo i due chilometri che separano la casa di Dante Coen dal Memoriale della Shoah in Centrale. “Milano ha risposto così alla vernice nera gettata sopra la ‘Pietra d’inciampo’ dedicata proprio a Coen” (Corriere Milano).

Repubblica parla in questi termini del caso apertosi in Israele con protagonista il premier Benjamin Netanyahu: “Se da un lato – si legge – può sentirsi sollevato nel vedere finalmente alla Casa Bianca un presidente simpatetico con le sue vedute, dall’altro Netanyahu ha motivo di guardare con apprensione alla nuova inchiesta che la polizia sta conducendo sulle regalie ricevute da un miliardario australiano e da un non meno facoltoso produttore israeliano che si sospetta elargite in cambio di favori”.

“Il mestiere che faccio mi ha portato nella vita a incontrare tante persone e tante storie straordinarie. Una delle più belle e coinvolgenti è certamente la storia di Giulio Segre. Sembra la trama di un romanzo. Incredibile, drammatica, avvincente, ma con l’intensità e la bellezza della vita vera”. Così Lucio Brunelli presenta all’Osservatore Romano il suo contributo nel volume di recente uscita Caro Giulio. Corrispondenza di un’amicizia imprevista con Giulio Segre (Istituto San Gabriele). Nel libro, iniziativa di due sacerdoti (don Maurizio Ventura e don Donato Perron) si racconta la storia del piccolo Giulio, ebreo, salvato a Courmayeur da un prete coraggioso: don Cirillo Perron.

Sette giorni di cattivi pensieri. Nella sua popolare rubrica su Repubblica, Gianni Mura parla tra le altre della polemica apertasi a Bologna, dove l’assessore comunale allo Sport ha annunciato che la curva San Luca sarà intitolato ad Arpad Weisz, allenatore ebreo che vinse due scudetti con la squadra felsinea e che fu ucciso ad Auschwitz (una memoria riscoperta alcuni anni fa dal giornalista Matteo Marani). Annuncio che però sta trovando alcune opposizioni, in particolare nella curia, contraria al fatto che dalla curva venga eliminato il riferimento alla Madonna di San Luca.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(29 gennaio 2017)