combattere…

Di fronte all’attacco proditorio di ‘Amalèq, l’ordine divino trasmesso da Moshè a Yehoshùa’ è di uscire dall’accampamento e contrattaccare: “Esci a combattere contro ‘Amalèq”.
È stato osservato che di fronte all’armata del Faraone che li stava per raggiungere sulla riva del Mar Rosso, Moshè invece disse al popolo. “Il Signore combatterà per voi, e voi statevene quieti”. Perché questa differenza?
I Maestri spiegano che nel caso del Faraone, ciò che lui voleva ottenere era di riportarli fisicamente sotto il suo giogo, mentre ‘Amalèq li aveva attaccati per distruggere la loro fede in D.o: “quando pretendevano prove da D.o dicendo: c’è veramente D.o con noi o no?, venne ‘Amalèq…”. Di fronte alla minaccia fisica, dobbiamo confidare nell’aiuto di HaQadòsh Barùkh Hu, ma di fronte al rischio della sopravvivenza morale e spirituale dell’Ebraismo non possiamo accontentarci di un atteggiamento attendista, dobbiamo essere pronti a combattere in prima persona.

Elia Richetti, rabbino

(9 febbraio 2017)