Vittorio Foa, l’omaggio recitato
“Il carcere fu per lui una scuola”

gobeCon Riccardo Bauer ed Ernesto Rossi formò un gruppo coeso, unito da una straordinaria passione civica. Anni di dura carcerazione, insopportabili per la gran parte dei prigionieri, ma che in lui rafforzarono l’impegno per la libertà, la democrazia, il progresso. C’era buio attorno: la repressione si intensificava, il paese precipitava sempre più nel baratro. Eppure Vittorio scelse di non arrendersi. Prima ancora di imbracciare il fucile come partigiano, dopo l’otto settembre, la sua fu una Resistenza intellettuale che ne definì in profondità il carattere e i successivi impegni.
Questo uno dei ricordi più intensi affiorati nel corso dell’incontro-omaggio in memoria di Vittorio Foa svoltosi alla Casa della Memoria e della Storia di Roma. Incontro, cui hanno partecipato le figlie Anna e Bettina e che ha avuto come suo momento centrale la messa in scena di un testo scritto dallo storico Leonardo Casalino e interpretato dall’attore Marco Gobetti (nell’immagine): “Vittorio Foa – Pensare il mondo con curiosità”.
Fu proprio la curiosità, insieme all’amore per la conoscenza, a rendergli sopportabile l’esperienza in cella. Tra gli autori più letti e commentati in quel periodo, rievocato dalle figlie, gli economisti Ludwig von Mises, Friedrich August von Hayek, Irving Fisher e Maffeo Pantaleoni, classici del liberalismo come John Stuart Mill, e del Risorgimento come Silvio Spaventa, Carlo Cattaneo, e Luigi Settembrini. Significativo anche l’approfondimento della memorialistica politica sia antecedente che successiva alla Grande Guerra.
Testi e letture che hanno ispirato le sue molte battaglie e la sua visione complessiva sulla società italiana ed europea. “Per lui, come per molti suoi compagni e compagne – ha scritto Casalino – l’impegno politico derivava da una scelta etica: una scelta di opposizione e intransigenza, che si legava però alla continuità dei propri ruoli familiari e sociali. Una scelta accompagnata dal rifiuto di una dimensione totalizzante della politica”.

(10 febbraio 2017)