Qui Roma – Lezioni ebraiche dal Novecento

20170214_175023“L’ebraismo e i grandi educatori del ‘900 – Le religioni come sistemi educativi” è il titolo del volume curato da Antonella Castelnuovo, edito da Belforte, di cui si è discusso ieri al Centro Bibliografico “Tullia Zevi” dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. La curatrice è insegnante al Master in mediazione culturale alla Sapienza Università di Roma e di pedagogia ebraica al Diploma di Laurea in Studi ebraici UCEI, e nel testo, che scaturisce dagli atti dell’omonimo convegno ospitato dal centro ebraico Pitigliani, propone un excursus attraverso i sistemi pedagogici delle religioni monoteiste, a partire dall’ebraismo, e passando per cristianesimo e Islam.
L’appuntamento, iniziato con i saluti della presidente UCEI Noemi Di Segni e moderato dall’assessore UCEI a Scuola, Giovani e Formazione Livia Ottolenghi, ha visto intervenire il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, lo storico Alberto Melloni e il docente di pensiero ebraico Massimo Giuliani. A conclusione dei lavori, è intervenuta la curatrice del volume.
“In che modo vogliamo trasmettere l’educazione ebraica ai nostri figli?”, si è chiesta Di Segni in apertura. “Testi sacri, terra d’Israele, popolo ebraico. Su questi tre elementi si sviluppa la trasmissione della conoscenza. Ma l’educazione passa innanzitutto attraverso l’esempio, ed è fondamentale interrogarci in che modo noi, di fronte ai nostri figli, riusciamo a essere degli esempi positivi.”
Rav Di Segni si è soffermato sulla centralità dello studio, e segnatamente lo studio della Torah, nella cultura ebraica, “base fondamentale dell’esperienza religiosa. Anche se oggi è centrale il tema, in particolare in Israele ma non solo, della grande differenza e distanza tra le scuole religiose e le scuole laiche, un problema tutt’oggi irrisolto.”
“Siamo davanti a un analfabetismo religioso dilagante”, ha detto Melloni nel suo intervento, “si è diffusa una sorta di ‘culturalizzazione’ dell’esperienza religiosa, che ne ha banalizzato i contenuti più profondi e per questo il volume della Castelnuovo, che racconta l’apporto educativo generale delle religioni, è di grande rilevanza.”
Giuliani ha raccontato l’approccio ebraico all’educazione attraverso grandi esponenti del pensiero ebraico, da Soloveichik a Levinas, da Korczak a Rosenzweig a Buber. “L’educazione ebraica”, ha detto, “si distingue tra educazione all’ebraismo e nell’ebraismo. Cioè, tra insegnare la cultura ebraica in un contesto laico oppure ebraico. Sono modalità completamente differenti, che prevedono metodologie diverse.”
E’ infine intervenuta l’autrice, che ha dato una notizia all’uditorio: il prossimo appuntamento su religioni e sistemi educativi si terrà in settembre nella moschea di Roma, grazie a un accordo preso con il centro culturale islamico. “La scuola e i sistemi educativi hanno il compito primario di valorizzare e favorire l’incontro tra le diverse componenti culturali delle moderne società”, ha detto Castelnuovo, “per costruire, tutti insieme, una società veramente aperta e plurale.”

Marco Di Porto

(15 febbraio 2017)