Scontro sul faro di Mussolini,
nuova meta per i neofascisti

rassegna“Polemiche in Emilia Romagna per la decisione del comune di Meldola, provincia di Forlì, di riaccendere il faro di Mussolini: quando durante il Ventennio il dittatore soggiornava in Romagna, il faro veniva acceso per segnalare la sua presenza ed emetteva un fascio di luce tricolore visibile a oltre 60 chilometri di distanza. Ora il sindaco di Meldola Gianluca Zattini vuole riaccenderlo, racconta La Stampa: “sarà visibile da Imola a Rimini e richiamerà quassù un bel po’ di gente. Stiamo definendo le pratiche per affidare la gestione, ci sarà anche un ristorante”. Quel bel po’ di gente però, sottolinea il quotidiano, saranno con ogni probabilità i nostalgici del fascismo: nella vicina Predappio, il turismo nero porta in città 40mila persone. Si è formato già un comitato contro l’accensione del faro e da Ferrara il rabbino capo Luciano Caro ha criticato la scelta di Meldola: “Qui c’è la tendenza a nascondere le malefatte del regime – sottolinea rav Caro – A Predappio ci sono clamorose celebrazioni del fascismo: busti, bandiere, gadget, reliquie. Riaccendere il faro significa aggiungere ulteriore squallore”. “In quel luogo nostro zio è stato trucidato e ucciso, riaccendere quel faro sarebbe una profanazione. È Mussolini non merita di essere ricordato”, il ricordo invece dei famigliari di Antonio Carini, comandante della Resistenza catturato il 6 marzo del1944 e sottoposto alle torture più efferate proprio in quei luoghi. Giorgio Frassineti, sindaco Pd di Predappio, spalleggia invece l’iniziativa e attacca in modo grave l’Anpi (che ha posizioni diverse rispetto alla questione del faro): “Nel 2017 bisognerebbe interrogarsi su che senso abbia l’esistenza dell’associazione partigiani. Sinceramente credo che l’Anpi abbia esaurito il suo compito anni fa”. Contando i 40mila neofascisti che vanno in pellegrinaggio a Predappio, sembra invece che il compito di diffondere i valori della Resistenza non si sia esaurito.

Milano, via libera al Monte Stella. Il progetto presentato da Gariwo per il Giardino dei Giusti del Monte Stella “è volto a migliorare la fruibilità di tale porzione di parco, in coerenza con le finalità per cui è stato istituito il giardino dei Giusti, valorizzando inoltre la funzione educativa, sociale, ricreativa e didattica del verde nell’ambito urbano”. A sancirlo, il Tar della Lombardia che ha respinto il ricorso di 73 residenti della zona del Qt8 e dell’associazione Italia nostra, che si erano rivolti ai giudici per fermare il progetto approvato dal Comune ma, a loro dire, “troppo invasivo”. “L’ampliamento dell’area nata nel 2003 all’interno del Monte Stella, dedicata alla memoria di chi si è battuto contro i genocidi, – spiega Repubblica Milano parlando del progetto presentato da Gariwo – prevede una serie di opere progettate dall’architetto Stefano Valabrega tra le quali un auditorium, installazioni murarie e camminamenti”. “I giudici hanno saputo cogliere lo spirito che ha contraddistinto il nostro lavoro in questi quindici anni” il commento di Gabriele Nissim, presidente di Gariwo.

La curva per Arpad Weisz. La curva sud dello stadio Dall’Ara di Bologna si chiamerà San Luca-Arpad Weisz, venendo quindi dedicata anche alla memoria del grande allenatore rossoblu che portò la squadra a vincere due scudetti ma fu poi assassinato nei lager nazisti perché ebreo (Il Resto del Carlino Bologna).

La Torah e il progetto editoriale. “Il dialogo fraterno e istituzionale tra ebrei e cristiani è ormai consolidato ed efficace, attraverso un confronto continuo e collaborativo. Questo vostro dono odierno si inserisce pienamente in tale dialogo, che non si esprime solo attraverso le parole, ma anche nei gesti”. Lo ha affermato papa Bergoglio, incontrando in udienza privata il rabbino Abraham Skorka e un consorzio di editori sudamericani e spagnoli, che gli hanno donato una copia della Torah in edizione limitata (Osservatore Romano). Sempre in Vaticano, ieri mattina il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni è intervenuto nel corso di un prestigioso convegno internazionale sul “Diritto umano all’acqua” organizzato alla Casina Pio IV dalla Pontificia Accademia per le Scienze.

Memoria e sensibilità in calo. Richiamando i risultati del quarto rilievo sulla percezione degli italiani nei confronti della Memoria curato dall’istituto di ricerche SWG con il contributo della redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (presentato su Pagine Ebraiche di gennaio), Ugo Morelli sul Corriere del Trentino sottolinea con preoccupazione i dati che emergono dalla ricerca: il calo di sensibilità verso genocidi e processi di emarginazione ed esclusione, e l’aumento dell’indifferenza da parte degli italiani. “Ben venga, allora, l’iniziativa dell’associazione Piazza del mondo dal titolo ‘Sapere e futuro’ che si svolge tra Trento e Rovereto. – scrive Morelli – Oggi si parlerà dell’antigiudaismo”.

Roma, ministra Fedeli in visita alla scuola ebraica. La ministra dell’istruzione Valeria Fedeli ieri è andata in visita alle scuole ebraiche della Comunità ebraica di Roma. “Noi come Miur e come Repubblica italiana ci siamo impegnati a riavviare un grande percorso di conoscenza di ciò che è avvenuto durante le leggi razziali in tutte le scuole italiane, pubbliche e paritarie” (Il Tempo Roma).

Segnalibro. Aldo Cazzullo sul Corriere parla dell’ultimo libro – Duello nel ghetto (Rizzoli) – di Amedeo Osti Guerrazzi e Maurizio Molinari, direttore de La Stampa, dedicato alla storia del pugile ribelle Pacifico Di Consiglio.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked

(24 febbraio 2017)